Commemorati al Colle dei Caffi i duecento caduti partigiani delle Valli Belbo e Bormida

Alla presenza dei sindaci dei quattro Comuni della zona

In forma ridotta a causa delle limitazioni imposte dall’emergenza coronavirus, si è svolta domenica mattina al Colle dei Caffi di Cassinasco, una breve cerimonia a ricordo degli oltre duecento partigiani della IX Divisione Garibaldi “A. Imerito” e della II Divisione autonoma “Langhe” caduti nelle Valli Belbo e Bormida durante il periodo della Resistenza armata alle forze nazifasciste.

Organizzato dall’Anpi di Asti e Canelli, in collaborazione con i Comuni di Cassinasco, Canelli, Loazzolo e Bubbio, l’evento è stato caratterizzato da una folta quanto per certi versi inattesa partecipazione. Presenti i sindaci dei quattro Comuni, Claudia Demaria, Sergio Primosig, Stefano Reggio e Paolo Lanzavecchia, i presidenti dell’Anpi di Genova, Massimo Visca e di Alessandria, Roberto Rossi e le delegazioni di Costigliole d’Asti, Monastero Bormida e Santo Stefano Belbo. Significativa la presenza della vedova di Giancarlo Scaglione, che alla realizzazione del Sacrario dei Caffi dedicò in vita tempo e passione, e di Angelo Marello del Comitato Caduti del Falchetto.

Dopo un breve intervento del presidente provinciale Anpi di Asti, Paolo Monticone, che ha sottolineato l’importanza della memoria partigiana e del decisivo ruolo dell’Associazione nella difesa dei principi di democrazia e libertà contenuti nella nostra Costituzione, la cerimonia si è conclusa con la deposizione di un mazzo di fiori alle lapidi dei caduti ed uno struggente “Bella ciao” per sola tromba.

Nella foto sotto, il momento della deposizione dei fiori al cippo del sacrario con, da sinistra, i sindaci Sergio Primosig e Claudia Demaria, Paolo Monticone ed il sindaco di Canelli, Paolo Lanzavecchia

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