Lettere al direttore

Angela Quaglia: “Nel sottopasso della stazione una sporcizia antica: da quanto tempo non si fanno le pulizie?”

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento della Consigliera comunale Angela Quaglia che interviene sul sottopassaggio della stazione, non sulla questione che ha tenuto banco nelle ultime settimane ma sulla situazione a livello di sporcizia in cui versa.


Da circa un mese, in città, si è sviluppato il dibattito su quale associazione dovrà farsi carico della riqualificazione del sottopasso della stazione.
Non entro nella querelle, sulla quale peraltro mi sono già espressa, perché il motivo della mia lettera è un altro.
Ma qualcuno, recentemente, è andato a verificare in che condizioni si trova il sottopasso?
E non parlo di graffiti o di scritte varie ( discutibili o meno).
Parlo di pulizia!

Mentre vediamo il Sindaco impegnato a testare una nuova macchina che pulirà a fondo piazza San Secondo e Piazza Statuto, poco più in là , piazza Marconi e zona stazione ferroviaria, sono davvero sporche.

E il sottopasso lo è all’ennesima potenza.
Da quanto tempo non è passato di lì qualcuno, armato di scopa e attrezzo per le ragnatele?
Sarà anche vero che gli astigiani dovrebbero collaborare di più nel tenere la città pulita ( anche se non condivido i toni usati dal Sindaco nei confronti dei concittadini), ma nel sottopasso c’è una sporcizia “antica”, non dovuta a bottigliette, carte e lattine abbandonate.
Nel sottopasso, lungo le pareti, ci sono i riccioli di polvere, dal soffitto pendono ragnatele come nelle caverne, i gradini delle scale sono neri di sporcizia sedimentata, c’è un forte odore di urina e, per completare il quadro, tracce di escrementi non rimossi.

Ben venga l’abbellimento del sottopasso ma, mentre aspettiamo che l’Amministrazione decida a chi affidare il lavoro, proviamo almeno a chiedere all’Asp di effettuare una pulizia “ a fondo”, anche senza attrezzature di nuova generazione, semplicemente con scopa e detersivi igienizzanti!
Chissà che trovando più pulito gli astigiani ( ed eventuali turisti) non decidano di percorrerlo evitando di attraversare la piazza a raso, creando pure qualche problema anche agli automobilisti.

Angela Quaglia- CambiAMO Asti