Un anno di attività dei Carabinieri nell’astigiano: dal focus sui furti in abitazione all’emergenza covid, si rafforza il legame tra l’Arma e il territorio

Anche ad Asti oggi, 5 giugno, si è celebrato il 206^ anniversario della festa dell’Arma. Una ricorrenza che rimarrà scolpita, nella mente di ognuno, come l’anno della grande emergenza sanitaria in cui i Carabinieri di Asti hanno concentrato, ancor più, le proprie risorse per testimoniare la primaria missione istituzionale di vicinanza alle esigenze del territorio e di assistenza alla comunità fortemente colpita dalla pandemia da COVID 19.

Una vicinanza fatta tanto di piccoli gesti, di consigli per la risoluzione pacifica di conflitti di vicinato, di disponibilità all’ascolto quanto di attenzione alle sempre più crescenti fenomenologie criminali dei reati contro il patrimonio, alle situazioni di forte disagio sociale che colpiscono le fasce più deboli, di cui le truffe agli anziani rappresentano la forma più abietta.
Una vicinanza che significa anche attenzione al territorio, grazie all’attività di grande aderenza svolta dall’Arma forestale e dai comparti di specialità votati alla cura della salute pubblica, dell’ambiente e della tutela dei lavoratori, nonché alle criticità criminali che più ledono il senso di percezione della sicurezza dei cittadini,in primis i furti in abitazione.

Un anno anche all’insegna del coinvolgimento della popolazione e delle istituzioni locali ad iniziative culturali, civiche e di protezione civile che hanno consentito, da un lato, di far conoscere le potenzialità e lo sforzo quotidianamente profuso dall’Arma e, dall’altro, di rafforzare lo spirito identitario di questa meravigliosa terra e di esaltarne il ruolo in scenari che, laddove ipotizzati– quali i rischi alluvionali e franosi – impongono a ciascuno un dovere di concorrere alla salvaguardia della pubblica incolumità.

A fronte di una delittuosità per cui l’Arma dei Carabinieri procede per il 78% dei casi , dato questo in linea con il drastico calo delle delittuosità pari al 17%, due sono stati gli scenari criminali maggiormente aggressivi che hanno caratterizzato quest’anno e su cui l’Istituzione ha concentrato il suo focus: i furti in abitazione e le truffe in danno di anziani.

tabelle bilancio attività carabinieri

Il numero dei furti denunciati è diminuito del 19% (2332 rispetto ai 2782 dell’anno precedente), mentre i furti in abitazione è sceso del 40% (835 a fronte dei 1169). Questo risultato è il frutto di un capillare controllo del territorio in cui i soggetti controllati su strada, gravati da precedenti di polizia e pendenze penali, grazie anche al ricorso delle dotazioni tecnologiche sempre più performanti (come l’utilizzo del dispositivo ODINO che permette l’immediata interrogazione delle banche dati) è passato dai 17.609 agli attuali 25.322, con un incremento del 30%. Al riguardo tale dato diventa ancor più significativo in quelle realtà territoriali ove l’Arma astigiana ha rimodulato l’orario di apertura al pubblico, riducendolo a favore di una maggiore proiezione esterna.

Le truffe sono state 658 per cui sono stati deferiti 112 soggetti a vario titolo coinvolti in tali condotte, di recente perpetrate attraverso la tecnica del “finto operatore sanitario deputato allo svolgimento di tamponi per l’emergenza COVID 19”: nel novero di tale fenomenologia criminale, va segnalata la maggior fragilità delle vittime, nel caso del c.d. truffe agli anziani, sovente non propense neanche a segnalare l’accaduto per un senso di colpa che, talvolta, rappresenta la più grave delle conseguenze patite rispetto al danno economico poi accertato.
Parallelamente è stata intensificata una campagna di sensibilizzazione rivolte alle fasce più deboli, grazie anche ad iniziative come i 10.000 adesivi antitruffe diffusi con collaborazione della Provincia, che hanno fornito un concreto contributo alla collettività, più attenta a tale dinamica e alle insidie che quotidianamente si annidano nel tessuto socio-criminale della provincia.

La novella legislativa, introdotta con la L. 69/2019, ha visto – dal 1° agosto – ha consentito l’attivazione di 55 codici rosso e l’adozione di 12 misure cautelari coercitive, con una media di oltre 4 casi di violenza denunciati al mese. In sintesi risulta aumentata la propensione a denunciare e la fiducia nell’affidarsi al “sistema giustizia”, aspetti che, coniugati al ricorso alle “stanza tutta per se”, hanno rappresentato uno strumento efficace in grado di cogliere le reali esigenze delle vittime e di consentire loro un ambiente confortevole che sappia, anche in minima parte, lenire il dolore che le ha condotte in caserma.

L’anno ha poi registrato la grave emergenza pandemica da COVID 19: al riguardo le misure governative scattate da fine febbraio 2020 per il contenimento della pandemia hanno impegnato l’Arma in prima linea con 3889 servizi esterni (pari a 47 servizi al giorno),22693 persone e 38.800 esercizi commerciali controllati con 891 sanzioni inflitte per inosservanza delle prescrizioni anticontagio. Uno sforzo reso possibile anche con il potenziamento del dispositivo di controllo del territorio realizzato con la forza messa a disposizione dal 1^ Reggi-mento “Piemonte” di Moncalieri e dal 6^ Battaglione “Toscana” di Firenze.

E’ altresì proseguita l’iniziativa “cascina per cascina” volta a colmare il vuoto generazionale che ha progressivamente portato, a partire dagli anni ’70, una forte migrazione giovanile, per esigenze lavorative e di studio, verso le principali città piemontesi,con conseguente abbandono delle aree rurali. Il ritorno alla campagna conseguente allo sviluppo della filiera vitivinicola, dei presidi slow food e del bio non hanno ancora portato aduna reale inversione del fenomeno. I tanti casolari di campagna con podere annesso (cascine) sono quindi disabitati (e utilizzati estemporaneamente come seconda casa) o abitati da persone anziane, spesso sole e con ridotta capacità di movimento, quindi particolarmente esposte ad essere appetibile e facile bersaglio per ladri e truffatori. Questo Comando Provinciale ha quindi proseguito, nell’ambito dei rituali servizi esterni, un servizio porta a porta avviato negli ultimi anni con lo scopo di conoscere più approfonditamente e meglio il territorio, registrando tutte le seconde abitazioni e censendo la popolazione anziana e sola residente nei casolari isolati, informandola delle modalità di contatto con i Carabinieri del territorio e fornendo indicazioni per riconosce e difendersi da eventuali malintenzionati.

Il mese di settembre ha visto, in occasione della tradizionale manifestazione del Palio di Asti, per la prima volta la partecipazione del Reggimento a cavallo dell’Arma che, dopo aver sfilato per le vie cittadine, ha concluso la sua esibizione con lo schieramento dinanzi al Comune, riscuotendo il plauso delle autorità e l’entusiasta partecipazione della cittadinanza.

Nel mese di novembre, poi,si è tenuta l’esercitazione di protezione civile del Reparto di Soccorso, ideata per simulare e testare il dispositivo di intervento in caso di emergenza alluvionale: l’occasione,che ha visto il coinvolgimento di 150 militari, è stata propizia per far conoscere il territorio a tutte le forze in campo chiamate, eventualmente, ad intervenire, rendendo, peraltro, lo scenario ancor più realistico in quanto tenutosi in una giornata di allerta arancione per la provincia. Il teatro delle operazioni è stato visitato anche da cinque scolaresche astigiane, organizzando il dispositivo di comando e controllo in Piazzale Cosma Manera, eroico astigiano, le cui celebrazioni per il centenario dell’epico ritorno in patria di migliaia di esuli dalla Russia, hanno consentito, poco prima dell’emergenza sanitaria, di organizzare il 5 febbraio di quest’anno un convegno presso la UNIASTISS a cui hanno preso parte storici, accademici ed autorità, dando il via anche a progetti formativi e culturali nelle scuole astigiane e, riscuotendo, a livello mediatico, risonanza a livello nazionale sia sulla carta stampata che in TV, dove la tematica è stata ripresa sia da RAI STORIA che in uno specifico approfondi-mento tenuto su RAI 3 da Polo Mieli.

L’anno appena trascorso ha visto un aumento dei risultati operativi in ordine agli arresti-giunti a 240 e 1203 denunciati in stato di libertà, per lo più concentrati sui reati contro il patrimonio (furti, rapine e truffe)

Le attività operative di maggior rilievo hanno riguardato il fenomeno dello spaccio di stupefacenti e dei reati contro il patrimonio. Si ricordano, al riguardo, le attività investigative condotte dalla:
Compagnia Carabinieri di Asti
– Indagine DRUG QUEEN (clicca QUI per l’articolo di riferimento);
– Indagine PANDA EXPRESS (clicca QUI per l’articolo di riferimento);
– Indagine BADOGLIO (clicca QUI per l’articolo di riferimento).
Compagnia Carabinieri di Villanova d’Asti:
Indagine SPIDER MAN (clicca QUI per l’articolo di riferimento)
Compagnia Carabinieri di Canelli:
– Indagine GIUDIZIO 2 (clicca QUI per l’articolo di riferimento)
– Indagine QUIETE (clicca QUI per l’articolo di riferimento)
– Indagine TURISTE DEL FURTO (clicca QUI per l’articolo di riferimento)
– Indagine CROSSOVER (clicca QUI per l’articolo di riferimento)
– Indagine CINEREA (clicca QUI per l’articolo di riferimento)

In conclusione si sottolinea l’attività di prevenzione patrimoniale svolta dal Nucleo Investigativo che ha consentito di procedere al sequestro di beni e conti correnti per complessivi 500.000 € riconducibili a soggetti di comunità sinti stanziali sul territorio della provincia astigiana.

Per quanto riguarda i comparti di specialità si riporta l’attività svolta e i risultati conseguiti:

tabelle bilancio attività carabinieri