Via le erbacce dal cortile: un piccolo gesto spontaneo per ridare dignità alla scuola Pascoli di Asti

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Con il lockdown la vegetazione ha preso il sopravvento, complice la stagione primaverile e le piogge delle scorse settimane. Non è raro vedere ciuffi d’erba che nascono dalle crepe di marciapiedi e muretti. I cortili delle scuole poi ne sono invasi dando una profonda sensazione di abbandono e degrado.

Saranno state proprio queste le sensazioni provate da Maura Parauda, collaboratrice scolastica della Primaria Pascoli  di Asti, che negli ultimi giorni ha ridato un nuovo volto al cortile della “sua” scuola.

Il suo è stato un contributo per non rimanere con le mani in mano, mentre il degrado avanza, per far fronte alla tristezza delle aule vuote e dei corridoi silenziosi e una dimostrazione d’affetto per il proprio lavoro.

A mettere in luce questa iniziativa di profondo senso civico è stato Maurizio Finotto presidente e anima dell’Associazione “Dalla parte degli Astigiani” a cui, nonostante il sodalizio sia stato chiuso, continuano a rivolgersi tanti cittadini astigiani.

Mauretta, come tutti la chiamano, ha un temperamento vivace in un corpo esile. E’ ipovedente, ma quando c’è qualcosa che non va lo vede subito. E quell’erbaccia che stava prendendo il sopravvento proprio non le andava a genio e così con una scopa, una paletta, dei guanti, un coltellino e tanta buona volontà ha ripulito il cortile.

Quello di Mauretta non è stato un gesto per apparire e fare bella mostra di sè, ma un lavoro per ridare dignità alla scuola e a cosa essa rappresenta.
Gli edifici scolastici invasi dall’erba sembrano, infatti, lo specchio della nostra realtà: negozi che aprono e aziende che ripartono, ma scuole che continuano a restare chiuse in attesa di sapere quale sarà il futuro che le attende.

Scla Pascoli coronavirus

 

 

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