“Un esame di sangue”, come la maturità si trasforma in un racconto giallo nelle versioni di due professori-scrittori

Non solo colleghi da decenni, non solo amici, Giovanni Casalegno, docente di italiano e storia, e Giuseppe Milano, docente di meccanica sono diventati anche compagni di scrittura. E’ la storia di due professori dell’IIS Andriano di Castelnuovo Don Bosco che da due anni collaborano ad alcune antologie di racconti promosse dalla casa editrice Neos di Torino. Hanno esordito con due racconti nel primo volume della raccolta Spirito d’estate. ma per il terzo volume di questa antologia, che ospita racconti estivi a tema (e quest’anno il tema era la notte), hanno fatto qualcosa di più: scrivere la stessa storia secondo due punti di vista diversi, ma non solo: hanno scelto come ambientazione una situazione a loro ben nota, l’esame di stato, avendone trascorsi moltissimi insieme.

In una commissione di una scuola non identificata (volutamente non hanno voluto scegliere la loro) avviene un omicidio, piuttosto particolare, proprio durante una mattina degli orali. Viene uccisa un’insegnante nell’aula dove si svolgono i lavori della commissione e tutti i professori sono indagati e interrogati. Dai racconti dei due personaggi che Giuseppe Milano e Giovanni Casalegno hanno inventato emerge la verità sull’omicidio e l’identità del colpevole. Il tono è volutamente tragicomico. Il racconto è stato scritto pre Covid-19, però alla luce di quanto sta accadendo si potrebbe anche leggere come una grande metafora.
I due si sono cimentati ad elaborare ciascuno la propria visione di “un esame di sangue”, da cui sono nati il racconto del professor Milano, che si intitola “Una notte sbagliata”, e quello del professor Casalegno, che si intitola “Una lunga notte nera”.

Come se non bastasse i due hanno appena contribuito ad un’altra antologia di estrema attualità, sempre per la stessa casa editrice, Nulla sarà come prima. Raccontare il mondo dopo l’epidemia, appena uscito in ebook e a breve in cartaceo. Abbandonato lo stile tragicomico, qui il tono si fa molto serio.
Il racconto del professor Milano si intitola “E’ andata come è andata” mentre quello del professor Casalegno si intitola “Lo schiaffo. E non ne rimase più nessuno”.