Prevenzione AIDS, al CPIA di Asti l’evento “Tutto ciò che il paradiso permette”

Stiamo vivendo una nuova emergenza sanitaria che ci mette a confronto con la paura. Eppure il mondo è devastato da un’altra grande pandemia, quella dell’HIV, che in molti Stati è ancora un flagello e nel nostro Paese rischia di essere sottovalutato. La nuova esperienza che stiamo vivendo non ha il paravento dello stigma relativo ai comportamenti morali, tuttavia, anche in questo caso si tratta di zoonosi, del passaggio di un virus da una specie animale alla nostra.
In tutte e due le pandemie l’informazione e la condivisione delle conoscenze svolgono una funzione cruciale permettendo una lettura consapevole dei fenomeni e arginando la diffusione del virus.

L’insufficiente conoscenza di malattie sessualmente trasmissibili, dei metodi di prevenzione e dei rischi a cui si è soggetti in seguito a un rapporto non protetto è un importante problema sanitario in molte parti del mondo. Tra le prime cause della mala informazione, spesso, rientrano l’adozione di metodi di comunicazione inadeguati e di strumenti informativi insufficienti.

I cittadini e gli studenti sono abbastanza informati?
Proprio per provare a contrastare e ridurre questo problema, il CPIA di Asti, che da sempre ha tra i suoi obiettivi la sensibilizzazione alle problematiche globali, venerdì 15 maggio, presenterà l’evento “Tutto ciò che il paradiso permette” focalizzato sulla prevenzione dell’AIDS.

Nonostante l’emergenza coronavirus, il CPIA non smette di fare cultura e, vista l’impossibilità di usare il proprio spazio, organizzerà una diretta Facebook che sarà possibile seguire dalla pagina Facebbok del CPIA, dalla pagina della Biblioteca Interculturale Renato Bordone o, ancora, utilizzando il seguente link: https://www.facebook.com/cpiaasti/videos/3050527958341963/

L’evento inizierà alle ore 18.00 con la presentazione delle testimonianze del progetto “Love Matters II” a cura dell’organizzazione Ong Di.SVI Disarmo e Sviluppo, che ha come obiettivo la prevenzione sanitaria e l’educazione alla parità di genere. Insieme al DI.SVI interverrà Lucia Montesano infermiera (CPSI) del reparto di malattie infettive. Il progetto, giunto alla sua seconda edizione, ha coinvolto le classi medie e quelle di alfabetizzazione (italiano L2, in particolare i richiedenti asilo e rifugiati) per un totale di circa 250 allievi.
A seguire verrà presentato il libro “Tutto ciò che il paradiso permette“, Cairo Editore, scritto dalla giornalista e scrittrice astigiana Manuela Caracciolo, che vede protagonisti l’adolescente Harrie e il giovane artista Paul.
Non si tratta della solita storia d’amore. La vicenda è, infatti, ambientata negli anni 90′, periodo in cui le coppie vivevano l’amore sullo sfondo della paura dell’HIV. I capitoli del romanzo hanno come titolo i brani delle più popolari rock band degli anni 80′ e 90′.
Durante l’evento sono previsti interventi da parte degli studenti del CPIA con le letture dei brani più significativi.
Per approfondire l’argomento è previsto l’intervento dell’infettivologo Dr. Paolo Crivelli, moderatrice dell’evento la giornalista Selma Chiosso.