Dall’Istituto Artom un aiuto a studenti, famiglie e docenti con lo sportello “Ti ascolto@Artom”

Videoconferenza stampa questa mattina, lunedì 20 aprile, per presentare la nuova iniziativa dell’Istituto Artom di Asti.

L’isolamento imposto dal coronavirus è un atto di responsabilità sociale e per gli studenti una richiesta di maturità che anticipa, soprattutto per il biennio, il percorso che la Scuola predispone con il PTOF per accompagnarli nel mondo del lavoro o universitario. Ancora più difficile è, sia per i docenti che per gli studenti, adattarsi nel miglior modo possibile all’attuazione di una didattica a distanza che difficilmente può sostituire il rapporto quotidiano vissuto in classe.

Occorre imparare ad organizzarsi diversamente, pianificare la giornata e lo studio (o la predisposizione del materiale didattico e delle lezioni), conciliare le proprie attività con le esigenze dei famigliari anch’essi confinati, trovare qualche opportunità di svago e di socializzazione, anche se virtuale.

Per questo motivo l’Istituto Artom di Asti vuole fornire un supporto per chi lo desidera: si tratta dello sportello “Ti ascolto @Artom”, che non darà indicazioni medico terapeutiche ma avrà lo scopo di aiutare a contrastare le problematiche che possono insorgere in questa difficile situazione. Stress, paure, solitudine, difficoltà relazionali, personali o professionali o anche solo necessità di confrontarsi con qualcuno che è uno specialista in questo campo e che può fornire semplici consigli e indicazioni per cercare di affrontare gli ostacoli quotidiani che minacciano il nostro benessere psicologico.Tale attività, per gli studenti, si effettuerà in orario scolastico e sarà considerata parte dell’offerta formativa dell’Istituto, come da delibera del CdI del 9 aprile 2020.

A spiegare l’iniziativa è il dirigente Franco Calcagno: “La scuola è un mondo di relazioni, e nonostante in questo periodo si sia fatta didattica a distanza, è emersa la volontà dei ragazzi di tornare a scuola. Ci siamo chiesti se non ci fosse la necessità di offrire ai nostri studenti e anche ai nostri docenti qualcosa in più per coltivare le relazioni e quindi lo sportello di ascolto potrebbe essere un momento di relazione diversa che si ha nella didattica a distanza, un’iniziativa che non ha uno scopo terapeutico.”

Spiega poi Chiara Cerrato: “Lo sportello è un prendersi cura dei ragazzi oltre a quello che è già stato fatto con la didattica a distanza. I ragazzi si sono trovati a dover cambiare le loro abitudini, sia nello studio che nelle relazioni sociali, vivendo h24 con i propri familiari, cosa che prima non succedeva. Ma anche per noi docenti sono cambiate le cose e quindi abbiamo ritenuto necessario coinvolgere le due professioniste per attivare lo sportello d’ascolto.”

Una è la Dott.ssa Floriana Princi, psicopedagogista, docente in corsi di formazione e aggiornamento del personale docente, consulente presso istituzioni scolastiche, centri di formazione professionale e associazioni di promozione sociale per interventi inclusivi per ragazzi con DSA e BES . La D.ssa Princi ha specifica competenza nell’ambito della didattica personalizzata e nelle strategie di potenziamento degli apprendimenti.

“Questa nuova situazione che si è venuta a creare ha messo in crisi ragazzi, famiglie e docenti. La mia parte di competenza
individuare strategia e modalità di apprendimento in questa situazione dove il mezzo informatico, che ringrazio di avere, ha comunque dei limiti. Sono anche a disposizione di genitori e ragazzi che vogliamo sapere come ottimizzare le modalità di apprendimento in questa situazione.”

Insieme a lei, la Dott.ssa Patrizia Garofano, psicologa e psicoterapeuta, specializzata in psicoterapia breve strategica, consulente presso istituti superiori per lo sportello di ascolto, esperta e formatrice per enti pubblici e privati.

“Le esigenze psicologiche ed emotive sono importanti, e in questo momento non vanno trascurate. Oltre al cambiamento della didattica non dobbiamo dimenticare che questi ragazzi stanno affrontando un periodo della vita importante, quello dell’adolescenza con tutto quello che comporta già in una situazione normale, in questa situazione è ancora pià complessa.
La mia parte non è terapeutica ma voglio aiutare ad elaborare le esperienze emotive che si vivono in questo momento sia dei ragazzi che dei genitori e docenti.”

Come si può usufruire dello sportello di ascolto? Inviando una mail a tiascolto@itisartom.edu.it , dedicata appositamente a questa iniziativa. La mail, riservata, viene presa in carico dal docente referente del progetto, Prof.ssa Chiara Cerrato, che, in base alle richieste espresse, metterà in contatto l’interessata/o con la Dott. Garofano o la Dott.ssa Princi per definire l’appuntamento. La consulenza si potrà effettuare in videochiamata utilizzando le piattaforme consuete per la DAD dell’Istituzione scolastica o con chiamata telefonica; esse, per tutela della privacy, NON potranno essere registrate, salvate, diffuse.