La location scelta per il loro matrimonio era il castello di Piea.
Così Silvia Gioilli e Alfredo Ferraro, originari di Olcenengo in provincia di Vercelli, avevano pensato di coronare il loro amore, condividendo quel giorno di gioia insieme ad amici e parenti.
Poi l’arrivo del Coronavirus e l’emergenza sanitaria ha stravolto i loro piani, ma non la loro volontà. La festa al castello è stata annullata nel rispetto delle normative, ma la data del matrimonio è rimasta invariata.
“Gli sposi non hanno voluto spostare la data per motivi personali e problematiche di salute visto che la sposa dovrà sottoporsi ad un intervento – ha spiegato Sara Rabellino, sindaco di Piea – Io ho dato la mia disponibilità, ma prima abbiamo chiesto alla Prefettura la possibilità di procedere”.
Ricevuta la conferma, questa mattina 26 aprile, il matrimonio, primo dell’anno nel comune del Nord Astigiano, è stato celebrato in municipio.
Una cerimonia sicuramente anomala. Erano presenti insieme alla prima cittadina e agli sposi solamente i testimoni. Rispettate le misure di sicurezza: tutti hanno indossato mascherina e guanti, mantenendo l’uno dall’altro almeno un metro di distanza. “Anche la biro per la firma è stata disinfettata e i guanti sono stati tolti dagli sposi solo per lo scambio delle fedi” ha puntualizzato la prima cittadina.
“Sono stata contenta di aver potuto esaudire questo loro desiderio – ha commentato una commossa Rabellino – Se pur strano e diverso dai tanti matrimoni celebrati in anni di mandato, anche se non c’erano amici e parenti e nonostante l’uso di mascherine e guanti, è stato ugualmente emozionante. Forse ancora più emozionante: un bell’evento in un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo“.