Asti, Italia Viva: “Ai medici di famiglia la facoltà di richiedere i tamponi”

Riceviamo e pubblichiamo.


Diamo ai medici di famiglia la facoltà di richiedere autonomamente i tamponi.

Pur con tutte le attenuanti dovute alla eccezionalità della pandemia, di certo uno dei punti di maggiore debolezza della sanità piemontese è stata la fase preventiva o meglio quella della individuazione dei malati tramite una corretta e capillare attuazione dei tamponi.

Purtroppo per troppo tempo i tamponi sono stati centellinati, molte situazioni di rischio, quali ad es. quelle delle le strutture sanitarie, delle case di riposo, delle strutture per disabili sono scoppiate in modo incontrollato proprio perché, nonostante le pressanti richieste, non si riusciva a organizzare tale pratica in modo costante e tempestivo.

E’ evidente che adesso ne paghiamo le conseguenze, con il Piemonte che si ritrova ad essere fanalino di coda nell’uscita dalla situazione più acuta del contagio, proprio perché ci trasciniamo dietro i risultati di questi comportamenti.

Aggiungiamo a ciò il fatto che il sistema di richiesta dei tamponi è macchinoso, che nel passaggio ad Asl e Regione le mail spesso sono andate perse e capiamo bene che questo è un problema da affrontare, un problema che rischia di offuscare, generalizzando le critiche, anche le tantissime eccellenze dimostrate dalla sanità locale, dai medici, dagli infermieri, dal personale di assistenza.

Sarebe bello parlare di riforme generali del sistema, ma il tempo stringe e nelle more della rivisitazione delle politiche sanitarie territoriali, considerando le difficoltà di funzionamento finora registrate dai Sisp (cioè dai Servizi di igiene e Sanità Pubblica delle ASL), per l’avvio della fase due, diventa fondamentale garantire la tutela della salute pubblica dei cittadini, dei lavoratori e dei datori di lavoro attraverso modifiche organizzative di possibile immediata attuazione.

A tal fine chiediamo che, pur mantenendo il Sisp il ruolo di convalida/controllo, ai medici di famiglia, che sono capillarmente presenti sul territorio e che conoscono i propri pazienti, venga data la facoltà di richiedere autonomamente i tamponi e i test sierologici e di disporre le quarantene dei parenti del caso indice, identificato in base alla sintomatologia clinica.

Il Sisp potrà convalidare in un secondo momento le quarantene stesse.
Questa azione unita all’utilizzo dell’App Immuni consentirà che la fase due avvenga in maggior sicurezza per tutti i cittadini.

I Coordinatori Provinciali
Angela Motta e Luigi Gallareto