Insediata all’UST di Asti la nuova Dirigente: “Necessaria una revisione dell’offerta formativa per migliorarne la qualità”

Si è presentata ufficialmente oggi, mercoledì 26 febbraio, la nuova Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Asti Pierangela Dagna, che dal 19 febbraio si è insediata succedendo a Leonardo Filippone.

Alessandrina, con alle spalle 21 anni di esperienza da docente (14 anni alle elementari, 7 alle superiori come docente di Diritto ed Economia), due anni da Dirigente Scolastico all’I.C. Pascoli di Felizzano, da 6 anni è in servizio al MIUR come Dirigente tecnico ispettore, assume la reggenza all’Ufficio Scolastico Territoriale di Asti, insieme all’ambito territoriale di Alessandria e Torino.

“La volontà è di far viaggiare in parallelo l’UST di Asti e quello di Alessandria, due realtà molto simili tra loro, ma con una particolarità per quello di Asti, cioè la provenienza dei 15 dipendenti in capo al MIUR, quindi con competenze specifiche. Sono due realtà che lavorano molto insieme. Se c’è qualche arretrato da una parte, il personale, anche attraverso il telelavoro, va in supporto e collabora per aiutarsi a vicenda. Asti, Alessandria, insieme a Torino, sono un ufficio unico e devono collaborare – sottolinea in apertura la Dirigente, che ha individuato nel dott. Matteo Gorgerino, suo vice, come vicario di sede ad Asti.

L’attività come vuole essere impostata dalla nuova Dirigente prevede una cura particolare per gli organici, “una partita che si sta svolgendo in questo periodo per quanto riguarda il prossimo anno scolastico.”  

Oltre alla mobilità del personale, Dagna intende costruire un tavolo programmatico con le scuole per una revisione degli indirizzi delle superiori. “Attualmente l’offerta formativa è amplissima, ma nel nostro territorio c’è una duplicazione di indirizzi, che riduce la qualità del servizio dato, creando un circolo non virtuoso. E’ necessario rivedere l’offerta formativa andando verso le necessità del territorio, intercettando le esigenze affinché il mercato del lavoro locale trovi risposta nelle professionalità formate a scuola. Gli indirizzi devono dunque essere ridotti per migliorarne la qualità, affinché la formazione sia spendibile immediatamente.”

Per fare questo, oltre al lavoro con i Dirigenti e le Istituzioni locali, è essenziale lavorare molto sull’orientamento in uscita dalle scuole medie: la proposta formativa, secondo Dagna, va studiata e meditata affinché le famiglie possano avere fiducia nelle scuole.

Il discorso della qualità ritorna anche collegato ad altri due fattori: uno legato al calo demografico che da cinque anni riguarda la scuola piemontese, che pesa nella definizione delle classi, con il rischio che il Ministero possa tagliare il personale a disposizione, e solo la qualità, secondo la Dirigente, può aiutare ad affrontare un’eventuale riduzione d’organico. Un secondo fattore riporta al discorso della revisione dell’offerta formativa, con un esempio pratico. “La Regione – spiega – ha dato il benestare per l’avvio del Liceo Musicale all’Istituto Monti, che partirà il prossimo anno, ma al MIUR, da organico, un liceo musicale costa due volte un liceo classico. Per compensare questa spesa bisognerà tagliare da qualche altra parte. Per questo, è importante in un paio d’anni riuscire a riorganizzare la scelta formativa, per fare scelte condivise con i Dirigenti.”

Un altro punto a cui Dagna fa riferimento è il ruolo dell’UST che deve essere un supporto per le scuole, “un supporto tecnico, ma non in sostituzione. – sottolinea – Le scuole hanno la loro autonomia, ciascun Dirigente scolastico ne ha la legale rappresentanza, e, sia chiaro, il Dirigente UST non è un suo superiore, ma si occupa della governance delle scuole del territorio.”

La nuova Dirigente rivedrà anche i progetti in cui sono coinvolte le scuole: “Saranno molti meno, saranno solo progetti grossi, mirati, che servano a dare visibilità al buon lavoro svolto nelle scuole.” Confermato, sicuramente, l’avvio del progetto del Patentino per lo Smartphone, in cui saranno coinvolte due scuole medie della provincia di Asti, per formare all’uso consapevole del telefonino, sia a livello di contenuti, sia di tecnologia.