Castagnole Monferrato: “E se nascesse un Parco Avventura in alternativa al Motocross?”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Ena Calvo.


“Mi chiamo Ena Calvo e da circa 4 anni or sono mi sono trasferita con tutta la famiglia in queste splendide colline del Monferrato dove ho avviato anche una piccola attività ricettiva nei pressi di Calliano.

Mi hanno qui attratto gli splendidi paesaggi di queste terre piene di storia, di gradevoli scorci e anche di una succulente offerta enogastronomica; tutti aspetti che sono apprezzati e ricercati dai turisti italiani ed esteri che ospito e che sono anche attratti dalla vicinanza ai territori Unesco.

A Settembre scorso sono venuta a conoscenza del progetto per la realizzazione di un Impianto di motocross in una frazione di Castagnole M.to. Mi sono documentata e mi sono domandata come fosse possibile conciliare un simile impianto con una vocazione naturalistica e di attrazione di quel turismo “lento” che è quello che prevalentemente frequenta i nostri territori e che bisognerebbe incentivare sempre più se vogliamo garantire uno sviluppo sostenibile delle nostre comunità.

Mi sono quindi ispirata a quanto affermato dal Sindaco di Castagole in una intervista di qualche mese fa: “ Ho un sogno che è quello di vedere trasformato il territorio che sia appetibile da turisti, enoappassionati, amanti dello sport, della natura, ………” .

Ho quindi studiato alcuni casi di iniziative che sono nate per incoraggiare lo sviluppo turistico di aree territoriali che rischiavano un lento declino e che invece sono di nuovo cresciute invertendo la tendenza (Consorzio valli del Canavese, Consorzio Alpi Biellesi, ecc.) Mi sono poi confrontata con alcuni imprenditori per individuare quale potesse essere un polo di attrazione ecosostenibile e che sia destinato a famiglie, giovani, scolaresche, Aziende, e tutti quanti vogliono cimentarsi nella natura; la risposta l’ho trovata: un Parco avventura come quelli ormai esistenti in tante zone sia in Italia sia all’estero.

Con questi due caposaldi in testa ho steso una proposta per un nuovo modello di sviluppo dell’area di Castagnole Monferrato che ho ritenuto opportuno presentare al Sindaco di Castagnole; l’incontro si è svolto lo scorso Venerdì 14 Febbraio.

Ho portato al Sindaco ed ai membri del consiglio comunale – che mano a mano si sono aggiunti alla riunione – una semplice richiesta: ascoltare un progetto alternativo, vagliarne la fattibilità e sostenerlo.

Sull’area interessata, sarebbe, a mio parere, più auspicabile, in alternativa al progetto Motocross, la creazione di un Parco Avventura, che è in totale armonia con l’equilibrio ecologico della zona, non ha nessun impatto sulla salute pubblica contrariamente al Motocross, si integra perfettamente con le aspettative del turismo che caratterizza queste zone, ha costi di investimento contenuti e ritorni dell’investimento di pochi anni, è più attrattivo per le famiglie, per gruppi di giovani, per scolaresche, per raduni conviviali come dimostrato dagli oltre 270 Parchi esistenti in Italia; in sostanza persone più disponibili ad approfondire tutta l’offerta locale.

Inoltre può essere modularmente ampliato abbracciando anche attività di eco-didattica, di cicloturismo, di preservazione di nuclei tartufigeni tanto importanti per il Piemonte. Ho chiesto di sottoporlo anche alla ditta proponenete il crossodromo affinchè valuti quella che a mio parere rimane un’auspicabile inversione di rotta.

All’incontro non ho portato solo parole ma cifre e argomentazioni valide a supporto della bontà del progetto che come detto poggia su due cardini fondamentali:

1) la creazione di una struttura che promuova soluzioni e pacchetti turistici aperta a tutti gli operatori locali (vignaioli, strutture ricettive e gastronomiche, parchi naturalistici, ecc.) capaci di valorizzare in modo efficace tutte le risorse del territorio;

2) la realizzazione di un Parco Avventura in alternativa al Motocross.

Ritengo doveroso condividere con tutti i cittadini di queste zone, tramite il vostro giornale, questo progetto che vi allego.
In sintesi, un modello alternativo di sviluppo in armonia con questi territori c’è, ma la volontà politica?
Vi ringrazio”

Ena Calvo

Scarica il progetto “La giusta alternativa”