Canelli, grande partecipazione all’incontro con Enrico Deaglio sulla bomba a Piazza Fontana

Foltissima partecipazione all’appuntamento canellese con Enrico Deaglio, giornalista e scrittore, autore del saggio “La Bomba. Cinquant’anni di Piazza Fontana”, fresco vincitore del Premio Bagutta.

Tra il pubblico che ha riempito il salone della Biblioteca Monticone, una nutrita rappresentanza degli allievi dell’Itis Artom di Canelli, accompagnati dalla professoressa Cristina Barisone. Dopo i saluti del Sindaco Paolo Lanzavecchia e della Presidente del Consiglio di Biblioteca Mariangela Parone, Massimo Branda ha introdotto il tema dell’incontro, cedendo poi la parola allo storico Vittorio Rapetti, che ha inquadrato efficacemente il periodo in cui s’inserì la strage del 12 dicembre 1969.

incontro con enrico Deaglio a canelli

Enrico Deaglio, incalzato dai due interlocutori e dal pubblico in sala, ha ricostruito i giorni successivi alla strage e i vari depistaggi che si susseguirono, complici importanti apparati dello Stato. Nonostante i 17 processi, una verità giudiziaria sulla vicenda non è mai stata raggiunta, anche se sono stati storicamente accertate le responsabilità dirette degli appartenenti all’organizzazione neofascista Ordine Nuovo (Franco Freda e Giovanni Ventura in particolare), coperti da una frangia dei servizi segreti.
Non sono mancate le domande sull’omicidio del commissario Calabresi, cui Deaglio ha risposto dicendosi convinto che l’attentato sia stato opera di uno o più sicari appartenenti alla sinistra extraparlamentare, ma di essere allo stesso tempo certo dell’innocenza di Adriano Sofri.

Nella foto principale il  gruppo dei protagonisti dell’incontro e alcuni rappresentanti del direttivo dell’associazione Memoria Viva Canelli e del Consiglio di Biblioteca Gigi Monticone.

incontro con enrico Deaglio a canelli