Alla scuola media Parini un progetto per l’Inclusione per crescere insieme fotogallery

Si è svolta ieri, 31 gennaio 2020, una delle tappe del progetto “Osservo, vado, compro: sono autonomo” promosso dalla scuola secondaria di primo grado “G.Parini” dell’I.C.3 Asti.

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Un gruppo di alunni di classi diverse si è recato presso il centro Informagiovani del Comune di Asti, accolti dall’assessora all’istruzione Elisa Pietragalla e da Claudia Binello, educatrice del Servizio Istruzione del Comune.

Qui, insieme a Chiara e Erika, operatrici dell’Informagiovani, i ragazzi hanno potuto comprendere attraverso attività pratiche l’organizzazione dell’amministrazione comunale, il ruolo di ciascun ufficio, le modalità attraverso cui accedervi per richiedere informazioni o un certificato. Hanno simulato ad esempio la compilazione on line dei moduli necessari per richiedere l’accesso all’anagrafe comunale e, aiutati dai docenti e dal personale dell’Informagiovani, hanno provato a stendere un proprio curriculum vitae in vista dell’ingresso nel mondo del lavoro.

Il progetto, rivolto ad alunni con una certificazione di disabilità, di svantaggio o con difficoltà nell’orientamento spazio-temporale e nell’autonomia, si propone di far sentire gli allievi parte attiva nel raggiungimento di uno scopo, coinvolgendoli in un percorso dove l’acquisizione di conoscenze e competenze diventa immediatamente spendibile in contesti diversi della vita quotidiana.
In questo itinerario di formazione diventa fondamentale il ruolo dei compagni di classe. Infatti, per favorire un passaggio “spontaneo” di conoscenze e competenze, insieme ad alunni che hanno necessità di sviluppare le autonomie personali, gli incontri coinvolgono alunni “normodotati” privilegiando in tal modo l’apprendimento tra pari e la peer education.

“All’interno del gruppo dei pari è possibile sviluppare consapevolezza, acquisire conoscenze, migliorare l’autostima e le capacità sociali, relazionali e comunicative dell’intero gruppo” – affermano le docenti Concetta Galfo e Annalisa De Muro, responsabili del progetto – “L’insegnamento reciproco consente agli studenti di accrescere le loro conoscenze e la capacità di problem solving. Inoltre gli alunni tutor si sentono valorizzati e responsabilizzati da questo ruolo e sviluppano conseguentemente un comportamento sempre più propositivo nei confronti della scuola e del percorso didattico. Gli altri studenti traggono vantaggio dal lavorare in un gruppo protetto in cui i coetanei si scambiano informazioni.”

Al progetto partecipano tutte le classi della scuola. Gli alunni sono suddivisi in gruppi misti e a rotazione, sia a scuola che soprattutto all’esterno, sono coinvolti in diversi compiti di realtà per promuovere l’autonomia e la competenza sociale: utilizzare il denaro per fare acquisti, orientarsi utilizzando la mappa della città per individuare edifici storici e uffici pubblici, utilizzare in autonomia autobus di linea urbana, leggere e interpretare la segnaletica stradale, muoversi all’interno di spazi pubblici (biblioteca, uffici comunali, ecc.), pianificare azioni complesse.

“L’inclusione scolastica è la chiave per il successo formativo di tutti” sottolinea Chiara Siri, collaboratrice del dirigente scolastico dell’I.C.3 di Asti. “La piena inclusione si ha solo quando una scuola è in grado di dare risposte adeguate a tutte le diversità, mettendo al centro la Persona, le risorse e le potenzialità che ogni alunno possiede, valorizzandole in un contesto collettivo. Le scelte didattiche e i cambiamenti nelle strategie e metodologie d’insegnamento che si devono fare per aiutare un alunno diversamente abile o con bisogni educativi speciali si rivelano utili per tutti gli allievi perchè rendono più efficace l’insegnamento e più consapevoli gli apprendimenti”.
“L’inclusione vera comporta un’attenzione diffusa ai bisogni particolari di cui ogni alunno è portatore. Questo comporta la costruzione di un’alleanza con le realtà esterne alla scuola: famiglia, servizi, istituzioni” affermano le docenti Galfo e De Muro. “Per questo motivo la nostra scuola ha richiesto la collaborazione del Comune di Asti che ha patrocinato il progetto”.

Anche in questo caso l’istituzione comunale ha dato pieno sostegno alla realizzazione del progetto, fornendo ogni materiale utile (dai biglietti dei bus alla modulistica) e offrendo la massima disponibilità per la calendarizzazione degli incontri negli uffici del Comune.
La scuola Parini ha ampliato un progetto che era già stato sperimentato l’anno scorso solo su alcune classi, dando valore e significato all’Inclusione intesa come riconoscimento e valorizzazione delle diversità al fine di promuovere la crescita di tutti in modo tale che nessuno resti indietro.