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Speciale 118 Sindaci: intervista a Pier Francesco Migliardi, Sindaco di Calosso

118 Sindaci: incontriamo Pier Francesco Migliardi, Sindaco di Calosso.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?
Assolutamente no, nonostante io abbia sempre avuto un interesse per la politica locale e nazionale anche perché mio papà era consigliere comunale a Canelli. Ma, nonostante questo interesse e quest’attività in famiglia, non ho mai pensato di diventare Sindaco, né di avere ambizioni politiche.

Come è nata la Sua candidatura a sindaco?
E’ nata in modo molto casuale.
Un gruppo di cittadini, capeggiato da ex amministratori del comune di Calosso è venuti a chiedermi a casa di impegnarmi a capeggiare la lista, mettendomi in risalto che le mie esperienze in aziende private sarebbero state utili per dare una svolta alla gestione del nostro paese e far per Calosso qualche cosa di nuovo e di buono, perché il nostro paese se lo merita. Superate le prime titubanze legate al gravoso impegno ho accettato.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?
Come già detto assolutamente no. Primissima esperienza di tipo amministrativo, mai nessun incarico.
Forse proprio per questo motivo, penso di essere stato scelto; forse proprio anche, per cercare di rendere più snello il lavoro amministrativo del Comune.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?
Un misto fra soddisfazione e preoccupazione.
Dovevo essere all’altezza della fiducia che i cittadini avevano risposto in me e al mio gruppo, anche perché la fiducia ci è stata data non su promesse specifiche, che non avevamo fatto, bensì sulla promessa di una completa dedizione di tutto il gruppo per il bene del paese.
E poi il pensiero è andato verso mio papà, mancato da poco, chissà come sarebbe stato orgoglioso!

Ha un sogno o un grande progetto (che potrebbe essere tutt’ora nel cassetto), che vorrebbe realizzare?
Il grande sogno, o progetto, non riguarda una cosa specifica.
L’idea generale è di dare qualche cosa di più a Calosso.
Il nostro territorio è affascinante e dai nostri terreni nascono vini che sono conosciuti in tutto il mondo.
Il mio sogno, che è quello di tutto il gruppo, è che Calosso venga ripopolata come lo era un tempo, che arrivino nuovi cittadini e che si avviano nuove attività.
E che i nuovi arrivati trovino nel nostro paese quella vivacità e quella dinamicità che serve anche per far arrivare nuovi turisti.
Tutto questo garantirà a Calosso uno sviluppo per il suo futuro.

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