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Speciale 118 Sindaci: intervista a Gianfranco Bossi, Sindaco di Castel Boglione

118 Sindaci: incontriamo Gianfranco Bossi, Sindaco di Castel Boglione.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?
Fin da bambino ho sempre avuto un sogno, quello di diventare un carabiniere e alla fine sono riuscito a realizzarlo; durante il mio percorso professionale ho sempre cercato di essere d’aiuto al prossimo, in Patria e all’estero. Nel corso di questi ultimi anni ho realizzato che forse avrei potuto anche essere d’aiuto in altro modo e cioè come amministratore locale.

Come è nata la Sua candidatura a sindaco?
Vivendo in un piccolo paese mi ha sempre appassionato la “ vita civica”; ho iniziato alcuni anni fa come referente verso la Prefettura di Asti per il gruppo del controllo del vicinato (gruppo che peraltro ha portato nel giro di poco tempo un alto numero di attivi partecipanti e ottimi risultati sul piano della sicurezza); tutti noi abbiamo un qualcosa che può essere d’aiuto per gli altri e l’idea di poter condividere con la popolazione quello che ho “immagazzinato” nel corso dei miei anni lavorativi mi è sembrata una buona occasione e quindi ho deciso di mettermi al servizio della gente, forte anche di un appoggio da parte di mia moglie che mi sostiene e fornisce validi consigli ogni giorno nelle decisioni da intraprendere.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?
Come già anticipato prima vengo da circa 30 anni di carriera militare nell’Arma dei Carabinieri. Essere Maresciallo dei Carabinieri è un po come essere Sindaco, nel primo caso il mandato è la vita mentre nel secondo è quinquennale; diciamo che prendere decisioni che poi si riflettono sulla quotidianità per il bene della gente oramai è cosa d’ogni giorno; la cosa importante è cercare sempre di prendere le decisioni migliori con una giusta dose di giustizia ed equilibrio valutando sempre attentamente le conseguenze perché non c’è nulla che va tutto bene o male ma bisogna sempre calcolare la percentuale di non riuscita di un evento limitandone i danni e cercando di raggiungere i risultati migliori per la comunità.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?
Stupore, perchè io provengo da una grande città, Genova, e analizzando i risultati elettorali ottenuti non immaginavo di riscuotere una percentuale di gradimento così alta, successivamente gratitudine per tutti i cittadini che hanno deciso di credere in me e nel gruppo che abbiamo presentato. Durante l’investitura con la fascia tricolore mi sono realmente emozionato, e tutto questo l’ho dedicato a mio padre che non è più tra noi, a mia moglie e ai miei figli che possano un domani essere fieri di aver avuto un papà che era al servizio della gente.

Ha un sogno o un grande progetto (che potrebbe essere tutt’ora nel cassetto), che vorrebbe realizzare?
Siamo agli inizi e progetti da voler realizzare assieme al mio gruppo ce ne sono parecchi; il sogno migliore è quello tra cinque anni, a fine mandato, poter sentire dire dalla popolazione semplicemente “ grazie Sindaco “. Il progetto al quale veramente tengo particolarmente è quello di poter continuare a sostenere il plesso scolastico di Castel Boglione cercando di aumentare il numero di alunni sia della scuola dell’infanzia che di quella primaria ma non di meno cercare di realizzare un servizio di asilo nido a supporto di tutte quelle famiglie che hanno bisogno per motivi di lavoro. Bisogna pensare ai bambini in modo diverso, in modo concreto, perché loro rappresentano non solo il nostro futuro ma il futuro…..di tutto.

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