Moncalvo, quattordici nuove telecamere di videosorveglianza per rispondere alle esigenze del territorio

Sul territorio del Comune di Moncalvo da qualche settimana vigilano 14 nuove telecamere di videosorveglianza.

Il nuovo impianto di videosorveglianza è stato presentato con la conferenza stampa ospitata dalla Sala Consiliare del Comune aleramico alla presenza del sindaco Christian Orecchia, di Andrea Giroldo, vicesindaco e assessore con delega alla Sicurezza che ha coordinato il progetto, del consigliere Pietro Vernagallo e del personale della Polizia Municipale.

“Il progetto è stato finanziato da un contributo del Ministero dell’Interno, ottenuto dalla precedente amministrazione con la partecipazione al bando, e prevedeva inizialmente un costo di 79mila euro, di cui circa 8mila a carico del Comune come cofinanziamento e il resto dai fondi statali. Grazie ad un importante ribasso d’asta la spese definitiva è stata di 58mila euro, adesso abbiamo inviato tutta la documentazione relativa in Prefettura” ha dichiarato Giroldo.

Le nuove telecamere, che si vanno ad aggiungere alle cinque già presenti in centro del paese, sono state installate nelle frazioni, come previsto dal bando del Ministero: “Adesso tutte le frazioni sono coperte dalla videosorveglianza, compresa la strada provinciale 457 dove sono state anche piazzate due telecamere a riconoscimento targhe, insieme alle due tradizionali a grandangolo. Gli altri punti in cui sono state sistemate le telecamere sono in Frazione Santa Maria, Patro, Gessi, San Bernardino (Villa Serena), frazione Castellino, Moncalvo Stazione” ha proseguito Giroldo.

“Siamo molto soddisfatti di questo impianto perchè potenzia molto quella che è la nostra capacità di controllo del territorio rispondendo alle sue esigenze, che non significa invadere la privacy dei cittadini, ma permette di svolgere diverse funzioni, può aiutare le forze dell’ordine come successo sabato scorso per l’incidente mortale, ma anche in caso di furti o altri eventi criminosi” continua il vicesindaco.

“Come sapete ci sono stati dei rallentamenti nei lavori, il progetto è partito nella sua realizzazione a giugno e si sarebbe potuto chiudere in circa due mesi, ma purtroppo il progetto originario aveva diverse lacune dovute soprattutto ai rilanci; molti di questi infatti non erano stati ben studiati e non si riusciva a trasmettere il segnale sul Comune per cui abbiamo dovuto fare una variante importante. Il lavoro si è così protratto, inoltre la Diocesi di Casale ci ha chiesto di togliere le antenne del campanile della Chiesa di San Francesco e tutto questo ha portato ritardi che hanno fatto sì che i lavori si chiudessero solo nel mese di novembre” ha concluso Giroldo.