L’umanizzazione dei luoghi di cura tra le priorità dell’Asl di Asti

Proseguono i lavori dell’equipe locale di Empowerment, il programma regionale di umanizzazione dei luoghi di cura.

In modo particolare, ASL AT, nel 2019, ha operato su tre aspetti prioritari: la presa in carico degli assistiti sotto ogni profilo, la disabilità e la cronicità.
La presa in carico dei bisogni delle persone assistite, infatti, sarà totale: dal punto di vista fisico e psicologico, fino a quello spirituale. A tal proposito, venerdì 20 dicembre è stata inaugurata presso il presidio Cardinal Massaia, la Stanza del Silenzio, uno spazio di raccoglimento, riflessione, preghiera e promozione di esempi di dialogo ecumenico ed interreligioso (leggi QUI).

Per quanto concerne la disabilità, invece, è l’abbattimento delle barriere che ostacolano la normale quotidianità del disabile l’obiettivo perseguito.
Barriere architettoniche, certo, e non solo all’interno del presidio ospedaliero, ma anche in tutta l’area che lo percorre e lo interessa, e che, consequenzialmente viene vissuta dall’utenza quale, per citarne alcuni, i parcheggi interni e quelli collegati al Pronto Soccorso. Ma anche altri tipi di barriere; l’azienda infatti sta lavorando sulle barriere sensoriali in stretta collaborazione con le associazioni di volontariato per la revisione, ad esempio, del percorsi “loges”, rivolti a persone ipo o non vedenti. A tal proposito, le stesse associazioni di volontariato che rappresentano le varie disabilità hanno nominato quattro referenti (disabilità uditiva, visiva, motoria e cognitiva) che sono stati inseriti a pieno regime nel gruppo di lavoro aziendale.

In riferimento al Piano Cronicità, infine, tema considerato cruciale e strategico, l’impegno si è focalizzato principalmente sulla redazione di una check list di input regionale che ha trovato applicazione a livello locale su due tematiche fondamentali: i percorsi assistenziali, e la continuità ospedale-territorio per una più completa risposta ai bisogni dell’utenza.

La presa in carico efficace dei pazienti rappresenta, infatti, un obiettivo prioritario per tutte le aziende sanitarie per la necessità di garantire interventi sempre più integrati e personalizzati, in un contesto nel quale, grazie all’allungamento della vita media, capita molto frequentemente che una persona sia affetta contemporaneamente da più patologie croniche. Altro elemento che sarà sviluppato nei prossimi mesi per correlare il processo di empowerment al contesto dello sviluppo del Piano Cronicità è il potenziamento delle iniziative di prevenzione e di promozione della salute, strumenti essenziali per contenere l’impatto delle patologie croniche in termini di numero e di gravità.

“Molto è il lavoro che rimane da fare su argomenti di tale ampiezza e strategicità, ma l’Azienda, sotto questo profilo, ha la marcia ben ingranata” è il commento dell’azienda ospedaliera astigiana.