Confcommercio: “Salta la proroga per la cedolare secca al 21% sugli affitti commerciali”

Dalla manovra economica salta la proroga per la cedolare secca al 21% sugli affitti commerciali. L’aliquota agevolata, introdotta dalla legge di bilancio 2019 per i contratti di locazione commerciale stipulati nell’anno in corso, era stata confermata anche per il 2020. Ma nella serata di ieri, in commissione bilancio del Senato, sono stati bocciati gli emendamenti sul tema.

“Lo stop sulla proroga per il 2020 della cedolare secca del 21% per gli affitti commerciali è un’occasione persa che danneggia il settore immobiliare – commenta Santino Taverna, presidente nazionale Fimaa – Federazione Italiana Mediatori Agenti d’Affari di Confcommercio e che finirà coI penalizzare ulteriormente i negozi stanno vivendo una crisi senza precedenti in tutta Italia a causa anche dello strapotere delle multinazionali che fanno affari qui da noi , ma pagano le tasse nei paradisi fiscali all’estero”.

“Con questa mancata proroga , anziché disincentivare la concorrenza sleale – sottolinea Enrico Fenoglio Presidente Provinciale Fimaa – Confcommercio Asti – si finirà con l’incentivare la chiusura dei negozi , un danno non solo per il commercio tradizionale , ma anche per il comparto immobiliare ed il venir meno della sicurezza delle nostre città , che vedono sempre più vetrine spegnersi e saracinesche chiudere definitivamente”.

“La proroga dell’aliquota ridotta – conclude Santino Taverna – avrebbe favorito anche la locazione degli immobili commerciali sfitti, rivitalizzando il tessuto sociale delle città e disincentivando la desertificazione dei centri storici dei medi e piccoli comuni d’Italia, oltre a portare nuove entrate nelle casse dello Stato. Come Fimaa auspichiamo un repentino cambio di rotta”.