Il “Gran bollito alla Caudrina”: cibo, vino, convivialità e beneficenza
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![gran bollito caudrina 2019](https://www.atnews.it/photogallery_new/images/2019/11/gran-bollito-caudrina-2019-141204.660x368.jpg)
Puntuale come un orologio svizzero, anche quest’anno è giunto l’invito di Romano Dogliotti e la sua famiglia per la cena rituale del “Gran Bollito alla Caudrina”, un’occasione di festa e amicizia che da sempre si connota per i momenti di piacevole gastronomia insieme a occasioni di incontro tra le persone, senza dimenticare l’opportunità di fare qualcosa di positivo per chi ha bisogno.
Sono quasi vent’anni che questa tradizione – nata quasi per caso, grazie alla complicità di un bel gruppo di ristoratori e cuochi amici di Romano – si ripete con un’assiduità quasi maniacale.
Di solito arriva nella seconda metà di novembre e consente di cominciare a far festa con amici, clienti, autorità, giornalisti e conoscenti: non c’è rango o ceto che tenga, davanti al bollito cadono gli steccati sociali e tutti condividono la tavola con spontaneità e allegria.
Quest’anno, l’appuntamento con il “Gran Bollito alla Caudrina” si è rinnovato lunedì 25 novembre e ha portato nei locali accoglienti dell’azienda di Castiglione Tinella circa 600 persone, provenienti un po’ da tutta Italia, un numero leggermente inferiore agli altri anni a causa delle piogge ricorrenti che hanno creato non pochi problemi alla circolazione stradale.
![gran bollito caudrina 2019](https://www.atnews.it/photogallery_new/images/2019/11/gran-bollito-caudrina-2019-141201.jpg)
Il bollito al di sopra di tutto
Resta il bollito il piatto forte della serata, declinato in tutti i tagli della carne bovina adatta a questa preparazione gastronomica, con l’aggiunta del cotechino e della gallina. Ma questo è solo il clou della serata.
Si comincia con una serie infinita di altre squisite proposte gastronomiche e, dopo il bollito, si conclude con le golosità dolci: dalle verdure dell’orto di Romano e della piana astigiana di Motta per il pinzimonio con gli extravergine di oliva piemontesi di Valentino Veglio (Azienda Agricola Piero Veglio di Moncalvo), al prosciutto cotto di Pernigotti di Carezzano e a quello crudo dell’Azienda Levi di San Daniele del Friuli, dalle sfiziosità in barattolo del Mongetto di Vignale Monferrato (acciughe al verde a al naturale, peperoncini ripieni e tantissime salse) al Gorgonzola di Palzola di Cavallirio (NO), dai nocciolini di Chivasso e lo zabajone della Pasticceria Bonfante & Ortalda di Chivasso, ai cioccolati e alle specialità dolci di Giraudi di Castellazzo Bormida, alle torte di Nocciola di Cannobio di Cortemilia e alle torte Sacher della famiglia D’Onofrio dell’Hotel Città di Bolzano. Conclusione con il Limoncello del Convento di Massa Lubrense e la Grappa della distilleria Rovero di San Marzanotto (AT). Senza dimenticare i grissini e le lingue di suocera di Mario Fongo di Rocchetta Tanaro.
Persino le tovaglie per l’allestimento della sala sono state fornite a titolo gratuito: a farlo è stata la Lavanderia LIP di Incisa Scapaccino.
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Protagonisti gli chef
Una parola speciale per i vini: ovviamente i protagonisti assoluti sono stati quelli della Caudrina, dagli spumanti ai bianchi e ai rossi giovani fino ai rossi affinati e, logicamente, i Moscato d’Asti.
Il gran bollito alla Caudrina è stato come al solito un piacevole coinvolgimento per i cuochi, che hanno dedicato all’evento una giornata del loro lavoro, ma hanno anche vissuto tanti momenti di socialità.
I protagonisti di quest’anno sono stati gli chef del ristorante Arbiola di San Marzano Oliveto, del ristorante Giachino di Chivasso, capitanati da Balìn – al secolo Angelo Silvestro – del ristorante Balin di Livorno Ferraris e da Gioacchino Palestro, il deus ex machina della Corte dell’Oca di Mortara.
Assenti giustificati gli chef della Trattoria Lo Spiedo di Castellazzo Bormida, invasa da oltre un metro d’acqua a seguito dei recenti fatti alluvionali.
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Un’occasione benefica
La serata del “Gran Bollito alla Caudrina” non è stata solo un’occasione di festa. C’è stata anche una particolare attenzione alla beneficenza.
Come tradizione, durante la serata, è stata allestita e sviluppata una grande lotteria, il cui ricavato (circa 3.600 euro) è stato devoluto alle Scuole elementari di Castiglione Tinella, alla Croce Verde di Castagnole Lanze e all’Asilo infantile di Castagnole Lanze.