Palio, dal 2021 la corsa sarà gestita dall’Ente Palio e graverà meno sulle casse comunali

“Voglio rispondere in maniera il più esaustiva possibile: nel 2014, poco dopo l’allontanamento dell’assessore Pasta dal Palio per opera del sindaco Fabrizio Brignolo, i biglietti venduti sono stati 4683, uno dei minimi storici degli ultimi anni. Prima di dare i numeri, quindi, forse è meglio fare bene i conti a casa propria”.

E’ tranchant il giudizio che arriva dal sindaco Maurizio Rasero alle critiche del movimento 5 Stelle sulla gestione del Palio da parte dell’Amministrazione, accusata di aver completamente stravolto una tradizione che durava da decenni.

“Il Palio alla prima settimana di settembre ha portato grandi vantaggi – prosegue il sindaco – tra questi maggiore affluenza dei giovani, liberi dagli impegni scolastici, giornate più lunghe e in ultimo, dal momento che sono il sindaco anche di coloro che non sono interessati al Palio, minori disagi alla viabilità in un periodo ancora tranquillo sotto l’aspetto del traffico”.

Quello che preme sottolineare al sindaco, invece, è il grande percorso di rinnovamento che il Palio sta avendo per diventare una manifestazione completamente sostenibile: “Il mio dovere – aggiunge – è quello di organizzare un grande evento senza attingere alle tasche dei cittadini: anche in questo caso, il Palio è pagato da tutti. Per giustificare una spesa di questo tipo, dobbiamo concentrarci sull’impatto turistico di questa manifestazione: per questi motivi stiamo lavorando per rendere il Palio appetibile non solo agli addetti ai lavori o agli appassionati, che in ogni caso verrebbero a vederlo, ma anche a coloro che assistono alla corsa da turisti. E’ questo il mercato più difficile, perché ogni anno Asti deve rimettersi sul mercato e rendersi appetibile ad una categoria di pubblico che si accosta al Palio per la prima volta”.

Tornando ai numeri, il sindaco sottolinea come negli ultimi anni le presenze si sono attestate attorno alle 5000 persone:“E’ un dato stabile, si parla di variazioni di poche decine di biglietti. Sarebbe interessante però, valutare anche la presenza ad un altro importante evento, quello del Palio degli sbandieratori, che con lo spostamento a Maggio ha visto innalzarsi vistosamente le presenze in piazza San Secondo”.

“Non voglio dimenticare poi, la questione dei biglietti omaggio. E’ vero che siamo passati da 15 a 81, ma gli stessi biglietti sono poco appetibili per il rapporto qualità prezzo rispetto ad altre tribune. In poche parole, quella destinata agli omaggi è un pezzo di tribuna Alfieri che rischia di non essere venduta, perché tra le meno cercate dal pubblico. Anche in questo caso, per il prossimo anno rivedremo la politica dei prezzi delle tribune per migliorare il rapporto tra la posizione ed il prezzo”.

In ogni caso, il Palio nel 2021 sarà organizzato dall’Ente Palio, consorzio pubblico privato che gestirà la manifestazione. “E’ una scelta di cui si discute da anni – afferma Rasero – ma ora è tempo di metterla in atto. Il Comune non ha più né le risorse umane, né le forze economiche di qualche anno fa. Inoltre è impedito nella ricerca di fondi: una struttura più agile potrò fare di più e meglio”.

Insomma, il Palio è e sarà ancora in movimento per un po’ di tempo: anche i tempi della corsa sono soggetti ad un confronto con i rettori e i sindaci dei paesi. “C’è un confronto sereno sulla partecipazione al Palio dei Comuni:capisco le esigenze dei comuni ma anche la Città di Asti ha le sue. Spero che si possa arrivare a una soluzione condivisa per il 2020 in tempi brevi, altrimenti l’Amministrazione porterà avanti una sua proposta”.