Lettere al direttore

Angela Quaglia: “Trovo che rinunciare ad esprimere opinioni sia un gran brutto segno per la democrazia”

Riceviamo e pubblichiamo la risposta di Angela Quaglia a Federico Garrone (clicca QUI per leggere il suo intervento) e a Francesca Ragusa (clicca QUI).

“Leggo anch’io con disappunto e rammarico le repliche di due consiglieri comunali di maggioranza alla lettera dei capigruppo di minoranza in ordine al Piano Urbano del Traffico

Si tranquillizzi il consigliere Garrone: non c’è alcuna ascia di guerra da seppellire, per il solo fatto che nessuno di noi finora l’ha tirata fuori!
Semplicemente si vorrebbe sapere qual è il Piano dell’Amministrazione in ordine a ZTL , isola pedonale, trasporti, piste ciclabili ecc.
E’ forse chiedere troppo? Questa amministrazione è in carica ormai da due anni e mezzo: è possibile che su ogni tema non abbia una propria idea sulla quale aprire il confronto?

Il piano (definito “l’elaborato dell’ing. Mondo”) è condiviso dalla Giunta o si tratta di un argomento accademico sul quale “stimolare il confronto per modificare, variare e perfino stravolgere le proposte di piano?” (parole sue, consigliere!)

Un’amministrazione seria ha il dovere di presentare proposte e di assumersi la responsabilità delle decisioni: troppo comodo scaricare sul progettista (per di più incaricato da ASP) la responsabilità delle scelte da compiere! Così come trovo inopportuna la sua affermazione secondo cui la minoranza ha scelto di “perdere tempo per svolgere un attacco politico”.

Ma quale attacco politico? E nei confronti di chi se la proposta non arriva dall’Amministrazione!!!

Alla consigliera Ragusa ricordo che in due serate di commissione (cominciate tardi e finite entrambe verso le 21, ma non certo per colpa delle minoranze) i consiglieri di maggioranza non hanno aperto bocca (a parte l’eccezione dell’avv. Trombetta). Lei sostiene che il silenzio è segno di lungimiranza e pertinenza (??): io penso invece che se non si parla è perché non si ha nulla da dire, o non si può dire ciò che si pensa.

Anche in altre occasioni (quasi sempre per la verità) la maggioranza non parla e approva qualunque cosa con una veloce votazione.
Personalmente trovo che rinunciare ad esprimere (legittimamente) sensibilità e opinioni, anche diverse, sia un gran brutto segno per la democrazia.

Inoltre: è scorretto affermare che i colleghi consiglieri “non erano abbastanza presenti, attenti e concentrati”: ognuno valuti se stesso prima di esprimere giudizi su altri! E soprattutto valuti con onestà il proprio contributo di idee alle problematiche cittadine.
Infine. Prendiamo atto con favore che una nuova convocazione delle Commissioni è stata prevista.
Nell’ultima riunione ci era stata negata questa possibilità.

Con viva cordialità.”

Angela Quaglia- CambiAMO Asti