A Nizza Monferrato 58 nuovi donatori ADMO: una speranza contro la leucemia

Anche quest’anno Match it now! a Nizza Monferrato è stato un successo.

Sabato scorso, 28 settembre, la giornata di festa e di impegno in piazza sotto il Campanon ha contato ben 58 nuovi donatori di cellule midollari staminali: giovani tra i 18 e 35 anni che danno una speranza ai malati di leucemia.

Per la prima volta, inoltre, è stata organizzata l’iniziativa “RingraziADMO” per ringraziare i donatori di midollo che si sono iscritti nella sede Valli Belbo e Bormida dal 1993 ad oggi e che hanno raggiunto i 55 anni e quindi hanno terminato il loro servizio di donatore di midollo osseo.

Diverse autorità hanno premiato i donatori “in congedo”: il sindaco di Nizza Nosenzo, l’assessore regionale Gabusi, il delegato provinciale Lovisolo, l’assessore Quaglia, il presidente e la vicepresidente della della Croce Verde, il delegato Bologna del Lions Club Nizza Canelli, i responsabili del Gruppo AIDO, ADMO, “Clown L’arte del Sorriso”.

“E’ stata una iniziativa complessa, che è riuscita grazie al contributo di molti, a cui vanno i nostri ringraziamenti” hanno commentato gli organizzatori.

In Italia sono oltre 558.000 gli iscritti al Registro Italiano dei donatori di midollo osseo: lo scorso anno nel nostro Paese sono stati effettuati 848 trapianti di midollo. 230 donatori erano italiani, mentre oltre 600 sono stati i donatori stranieri.

“Ogni giorno si può diventare donatore –  hanno voluto ancora videnziare i volontari ADMO – E’ sufficiente telefonare al numero 0141.782283 dalle 8,30 alle 12,30 dal lunedi al venerdi e chiedere dell’Infermiera Cinzia per concordare un appuntamento. Sono ancora centinaia ogni anno i malati di leucemia che perdono la vita per non aver trovato un donatore compatibile: il nostro piccolo gruppo Valle Belbo e Bormida ha così raggiunto i 945 donatori di midollo osseo disponibili a donare. Prossimo obiettivo: raggiungere i 1000 entro pochi mesi. Dateci una mano a diventare 1000.  Basta avere 18-35 anni, pesare 50 kg ed avere un po’ di cuore”.