Maurizio Rasero risponde al PD: “Con il nuovo PUT vogliamo disincentivare l’uso delle auto”

Dopo la pubblicazione del comunicato del PD di Asti con le riflessioni sul nuovo piano del traffico illustrato dall’amministrazione Rasero, non si fa attendere la replica del primo cittadino (che si può leggere qui)

“Rimango esterrefatto dalla confusionaria e scomposta uscita del Pd sul PUT apparsa sul giornale di oggi – è il suo primo commento – l’avvicinarsi delle elezioni lì ha fatti rispuntare come i funghi! Mi chiedevo infatti se esistevano ancora visto che non li avevo più sentiti tanto meno visti in consiglio comunale”.

Per quanto riguarda il parcheggio di piazza Alfieri, Maurizio Rasero tiene a sottolineare come sia, ad oggi, solo una proposta della quale bisogna ancora valutare l’analisi costi-benefici e la sostenibilità economica-finanziaria. “Ricordo che il sindaco Brignolo – continua – ha aperto allo stesso scrivendo in almeno due circostanze ad ASP a riguardo mentre ora si pensa addirittura alla raccolta firme, demagogia pura! Le firme potevano raccoglierle si, ma per verificare il gradimento della centrale del teleriscaldamento nel cortile dell’ospedale”.

Non manca il riferimento al problema delle polvere sottile, che esiste da anni.

“Ricordo che le polveri sottili – prosegue – che tanto preoccupano tutti, compreso il sottoscritto, esistevano già prima del mio arrivo, cosa ha fatto il Pd al governo quando ne ha avuto la possibilità? NULLA! Il precedente piano è del 2000.

Troppo comodo è solo dire no senza fare proposte alternative realizzabili! Ricordo che togliere 600 parcheggi da piazza Alfieri per liberarla dalle auto, senza dire dove le vado a mettere, vuol dire perdere centinaia di migliaia di euro con i quali tutti sanno che si finanziano i pullman e senza i quali si perderebbe il servizio (da sempre, indipendentemente dal colore dell’amministrazione, le due voci si compensano e il più dei parcheggi copre il meno del trasporto pubblico). Quindi se non ho capito male , il pd chiede subito l’allargamento della ztl, aumento dell’isola pedonale e chiusura del centro senza dare i giusti servizi: è come dire chiudiamo i negozi, le attività e desertifichiamo ulteriormente il centro”

Rasero risponde anche agli attacchi relativi la ZTL e le isole pedonali in centro.

“Fa davvero pensare il fatto che il governo della città targato Pd – specifica – che mi ha preceduto non sia stato nemmeno in grado di far rispettare l’isola pedonale di piazza San secondo che esiste da molto tempo ma dove, fino al mio arrivo, le auto hanno transitato tranquillamente, ed ora invece mi accusa di non prevedere abbastanza isola pedonale nel piano. Devono essere stati disattenti alla presentazione e non devono aver sentito l’ing Mondo spiegare che il concetto di isola pedonale è relativo in quanto un residente a casa ha comunque il diritto di arrivare quindi sovente dire isola pedonale o ztl con forti restrizioni è lo stesso ”

Il dibattito è aperto inoltre sulla questione dei parcheggi a pagamento in Piazza Campo del Palio, che preoccupa molto l’opinione pubblica.

“Il pagamento simbolico di piazza campo del palio (si pensa anche a solo 20 centesimi) – spiega il sindaco  – con l’eventuale esclusione di alcune categorie (ad esempio i pendolari o altri) è un provvedimento necessario non per fare cassa (se no si metterebbe a più di un euro), ma per disincentivare l’uso delle auto. A riguardo posso dire, per provare la mia buona fede, che eventuali introiti della stessa potrebbero essere usati totalmente per finanziare piste ciclabili in città che viceversa non si farebbero in quanto mancano le risorse. Ricordo infatti a tutti che negli ultimi anni , tutti i bandi che le finanziavano prevedevano forti quote di cofinanziamento da parte del comune che noi non siamo in grado di garantire”.

Oltre al PD cittadino, sono stati tanti gli interventi sul tema da parte di associazioni ambientaliste.

“Le tante associazioni di tipo ambientalista fanno invece il loro mestiere – è il commento di Rasero – e sottolineano, ponendo attenzione, temi a loro cari. Le capisco e spero di potermi confrontare con loro in termini costruttivi. Nessuno pensi però di dettare diktat. Disponibilità al confronto non vuol dire accettare tutto in blocco. Credo di aver dimostrato nei fatti la mia disponibilità a dialogare presentando il PUT alla città per ricevere modifiche migliorative prima averlo precedentemente approvato in giunta“.