I risultati dell’analisi economica della CGIL: “Asti non gode di buona salute”

La CGIL di Asti ha affidato all’Istituto di ricerca IRES Lucia Morosini una ricerca finalizzata a verificare lo stato di salute della nostra Provincia sotto il profilo economico ed occupazionale.

I risultati della ricerca sono stati presentati questa mattina, martedì 30 luglio, nel corso di una conferenza stampa in cui sono intervenuti Francesco Montemurro, Direttore dell’IRES Lucia Morosini, che ha illustrato quanto emerso dalla ricerca, il Segretario Generale della CGIL di Asti, Luca Quagliotti insieme a Mamadou Seck.

Dopo aver preso atto dei dati, che di seguito riportiamo integralmente, Luca Quagliotti nel suo intervento a concludere la conferenza stampa ha espresso tutta la sua preoccupazione per la situazione invitando tutti gli operatori economici della provincia a lavorare insieme, unica soluzione per poter invertire la tendenza che ha portato Asti a contendersi con il VCO la maglia nera del Piemonte.

Di seguito l’Analisi economica della provincia di Asti – Tendenze di breve e medio periodo (suddivisa in più pagine)

Il quadro economico congiunturale del Piemonte

Dopo la ripresa del 2017 l’economia piemontese vive una delicata fase di passaggio, anticipata dalle difficoltà delle imprese registrate nel 2018 e confermata in apertura del 2019 da evidenti segnali di rallentamento della crescita. Infatti, nel 2018 il Pil del Piemonte è cresciuto dell’1,1% rispetto all’incremento previsto dell’1,6%; anche i calcoli sui consumi sono stati rivisti al ribasso, dallo 0,9% allo 0,6%.

Per il 2019 è previsto un più marcato rallentamento della crescita a livello regionale, con un incremento del PIL dello 0,2% (Prometeia, aprile 2019) e tali prospettive critiche vengono confermate dalle recenti analisi congiunturali sul settore manifatturiero realizzate da Confindustria e Unioncamere.

Tabella 1. Indicatori macroeconomici del Piemonte: dati consolidati del 2018 e previsioni per il 2019 e il 2020.
2018             2019                 2020
PIL                                              +1,1%            +0,2%            +0,8%
Consumi delle famiglie           +1,3%           +0,6%            +0,6%
Investimenti fissi lordi            +4,2%          -1,6%              +2,1%
Esportazioni                               -1,3%            +2,3%           +2,0%
Occupazione                               +0,5%           -0,1%             -0,1%
Fonte: Prometeia

L’astigiano

Dopo un intero 2017 di espansione, la produzione industriale manifatturiera dell’Astigiano ha mostrato un deciso rallentamento negli ultimi nove mesi del 2018, a seguito di una variazione tendenziale positiva nel primo trimestre dell’anno (+3,9%). Gli indicatori rilevati nel primo trimestre del 2019 mostrano un’ulteriore contrazione rispetto allo stesso periodo del 2018 che investe la produzione, il fatturato, gli ordinativi interni (sostanzialmente invariati tra il 2017 e il 2018) e persino gli ordinativi esteri che, dopo nove trimestri consecutivi di crescita, hanno subito una battuta d’arresto (-0,4%).

Sia nell’ultimo trimestre del 2018 sia nel primo trimestre del 2019 la produzione industriale piemontese si è ridotta dello 0,4% su base tendenziale. La contrazione dell’1,2% di Asti nell’ultima rilevazione rappresenta quindi una performance peggiore della media. Guardando alla composizione della dinamica per settori dell’industria astigiana, si osserva un peggioramento in tutti i comparti ad eccezione del settore alimentare, dove la crescita è stata «piatta» in tutti e due i trimestri.