Giornata dei Pensionati Coldiretti: in 300 a Villanova d’Asti

E’ stata una vera e propria festa la quinta edizione della Giornata provinciale dei Pensionati Coldiretti Asti, tenutasi, mercoledì scorso, 17 luglio, a Villanova d’Asti.

L’organizzazione dell’Associazione Pensionati, presieduta da Mario Raviola, in stretta collaborazione con Epaca e Coldiretti Asti, ha messo a punto un programma a cui hanno preso parte oltre 300 pensionati agricoltori . Ad accoglierli oltre a Raviola, il presidente regionale dell’Associazione Pensionati Coldiretti, Pier Luigi Cavallino, il presidente e il direttore provinciali Coldiretti, Marco Reggio e Diego Furia.

La giornata si è aperta alle 10 con l’arrivo dei partecipanti, a seguire la celebrazione eucaristica, nella chiesa parrocchiale di San Pietro, celebrata dal Vescovo emerito Mons. Francesco Ravinale, con l’intervento del parroco di Villanova, don Michelino Cherio.

Una solenne celebrazione, molto seguita e partecipata, impreziosita dalla corale e dall’offertorio dei doni della terra, rappresentativi delle varie identità territoriali presenti in provincia. Sono stati portati all’altare otto cesti con frutta e ortaggi, vino, latte, formaggi, pane, miele, salumi, fiori, tutte eccellenze messe a disposizione dalle aziende di “Campagna Amica”. In un nono cesto, un associato ha portato all’altare lo Statuto della Federazione Coldiretti Asti, per testimoniare i principi e i valori dell’Organizzazione, e un altro agricoltore si è invece presentato a mani vuote per rappresentare gli sforzi del proprio lavoro.

L’agricoltore Vincenzo Satragni ha invece recitato una sua poesia dal titolo “La Preghiera del Campagnè”.

Dalla giornata sono emerse tutte le peculiarità dei pensionati Coldiretti: il loro fondamentale apporto per il settore primario, per il ricambio generazionale nelle aziende agricole, per la diffusione di sani principi che permettono di tramandare importanti tradizioni utili per affrontare il futuro. Ha evidenziato il Vescovo nell’omelia: “Solo chi conosce la fragilità della vecchiaia può trasmettere quei valori un po’ dimenticati legati alla semplicità, al buon senso, al realismo”.

Al termine della messa, di fronte al sagrato della chiesa, il Vescovo ha provveduto alla benedizione degli operatori delle macchine e attrezzature agricole e poi la festa è proseguita, in un clima particolarmente gioviale, con il pranzo sociale, presso il ristorante Tenuta Valminier.

“E’ stata una bellissima edizione e particolarmente sentita dalla nostra categoria poco adusa ai festeggiamenti ma ancora ancorata al duro lavoro  ha commentato Mario Raviola, cui ha fatto eco il direttore di Coldiretti Asti, Diego Furia: “E’ stata una grande festa, c’è stata una grandissima partecipazione, come è ancora grande il lavoro, l’apporto e il supporto che i pensionati danno alla nostra agricoltura. Anche perché sono i “Coldiretti per sempre”, il cuore della nostra organizzazione e del settore primario, i tenutari delle nostre tradizioni, dei nostri usi e costumi. Oggi in modo particolare i pensionati agricoltori sono il faro che illumina il percorso di tanti giovani che si affacciano in agricoltura, sono fondamentali perché rappresentano il passato, una grande porzione di presente e stanno illuminando la strada per il futuro”.

Sono 5.384 i pensionati agricoltori tesserati a Coldiretti Asti. Un esercito al servizio dell’agricoltura e fondamentale per il territorio e per l’intera economia della provincia di Asti, come sottolineato dalpresidente di Coldiretti Asti, Marco Reggio. “I nostri pensionati sono persone che hanno dedicato la loro vita a un lavoro anche pesante e logorante e che oggi la loro pensione va principalmente a favore delle aziende agricole e delle loro famiglie. Infatti, come ha anche ricordato il Vescovo, il pensionato Coldiretti quando raggiunge la quiescenza quasi sempre non chiude l’azienda agricola, ma continua l’attività fornendo un fondamentale aiuto alle nuove generazioni”.