Castiglione Falletto, domani parte la mostra personale di Ezio Ferraris

Un perfetto simposio enoico-artistico si terrà venerdì 19 luglio alle ore 18 presso la Chiesetta di Sant’Anna, sede espositiva degli eventi dell’associazione di volontariato culturale Art & Wine Club – Italian Top Style, grazie alla collaborazione con il Comune di Castiglione Falletto, affidatario della bella cappella restaurata alcuni anni orsono.

L’arte della vigna di Ezio Ferraris, ormai esperto maestro nel trasformare ogni materiale in componente delle sue scultopitture su tela, incontrerà infatti il Barolo Trecomuni 2014 della cantina Gigi Rosso, che Maurizio, titolare dell’azienda di Castiglione Falletto e figlio dell’amato e compianto fondatore recentemente scomparso, offrirà in degustazione per il brindisi inaugurale.

La mostra Vineyard’s Fine Art è organizzata dall’associazione Art & Wine Club con il patrocinio del Comune di Castiglione Falletto grazie all’attenzione culturale del sindaco Paolo Borgogno, e la partnership del webmedia Art & Wine News.

ezio ferraris

Ecco la presentazione critica dell’artista sintetizzata dal curatore della mostra Fabio Giuseppe Carlo Carisio.

Esteta della scultura ha scoperto i ceppi ultracentenari di vite evocativi di allusioni antropologiche e zoomorfe, prima di diventare talentuoso artista valorizzando nuove potenzialità espressive di quel vino che incarna tutta la passione per la sua terra.

Ezio Ferraris, cresciuto accanto alle vigne di famiglia di Agliano Terme (At), ha lavorato lontano dal mondo enoico, ma con gli anni è tornato sempre più a respirare l’afflato della natura nel suo Pensatoio, il casolare dalla vista mozzafiato sulle colline delle Langhe Astesane.

Sulla carta Hammer-Schoellerin ha utilizzato vini Barbera, Nebbiolo, Grignolino, Freisa e loro depositi (vinacce) per dipingere soprattutto in chiave figurativa: profili di donna ma anche il ritratto di Paolo Conte e una gondola esposta alla mostra ufficiale del Carnevale di Venezia 2016.

Ha poi sviluppato sulla tela la sua arte materica attraverso gli elementi della viticoltura e della vite stessa. In questa nuova tecnica, dopo la fase informale, ha creato con squisita vena poetica la Rosa delle Vigne, Il sogno del coppiere del faraone (esposto alla mostra il Vino nelle Bibbia accanto alle incisioni di Marc Chagall) e paesaggi feerici come i Tramonti o i cieli trapunti da Rondini.

Vinaccioli, cristalli blu di verderame, pampini, tralci ed ora anche le marne argillose sono i materiali di vigna usati per rievocare il sublime incanto della natura, scolpita su tela dalla natura stessa.

ezio ferraris

Rondini – l’ultima opera realizzata da Ezio Ferarris per la mostra anche con l’utilizzo delle marne, la tipica terra di Langa chiamata in dialetto Tov che non va però confusa con il tufo