Presentata l’89a Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba

E’ stata presentata al Castello di Grinzane Cavour l’89a Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba

La presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba Liliana Allena, insieme Carlo Bo sindaco della Città di Alba e Alberto Cirio presidente della Regione Piemonte e con Gianfranco Garau Sindaco di Grinzane Cavour, Tomaso Zanoletti presidente dell’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, Giuliano Viglione vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Luigi Barbero presidente dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Marco Ottaviani presidente Carifrac, ha illustrato i temi di questa edizione ispirata al tema dell’equilibrio perfetto.

“Il cibo è una delle più straordinarie espressioni della cultura materiale – ha dichiarato la Presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba Liliana Allena – ed è indubbiamente una delle motivazioni di viaggio per chi raggiunge le colline di Langhe, Roero e Monferrato. La nostra più preziosa risorsa, il Tartufo Bianco d’Alba, è il perfetto legame tra la tavola tradizionale e la cucina stellata, un elemento immancabile ed eccezionale valore aggiunto sui piatti del territorio. La Fiera che stiamo per vivere rafforzerà le sinergie di Alba, Città Creativa per la Gastronomia Unesco, con il network di altre eccellenze mondiali come Limoges e Fabriano, ma sarà anche lo spazio in cui esaltare la creatività e la passione per il nostro Tartufo come ci dimostrerà Davide Oldani. Siamo seguiti da un pubblico attento ed entusiasta che arriva da tutto il mondo e considera la nostra Fiera una destinazione imprescindibile per l’autunno. Ci auguriamo che l’appuntamento albese possa essere un’occasione per mostrare anche al pubblico cittadino le sue bellezze architettoniche, la sua cultura e la sua storia in una veste particolare, come avverrà con le Cene Insolite.”

Presenti in sala anche autorità astigiane, come il vicepresidente della Regione e Assessore Fabio Carosso e Mario Sacco, Presidente della Fondazione CR Asti. Tra gli ospiti, anche il senatore priocchese Marco Perosino.

La Fiera di svolgerà dal 5 ottobre al 24 novembre e propone una lunga incursione nel mondo e nel fascino del Tuber magnatum Pico, gioiello che si trova nelle colline di Langhe Roero e Monferrato, patrimonio dell’umanità Unesco e simbolo di esperienze collettive che racchiudono la ristorazione, l’ospitalità e l’autentico modo di vivere italiano.

Un programma ricchissimo di appuntamenti e approfondimenti dedicati ai gourmand e agli enoturisti più esigenti, offre ai visitatori la possibilità di conoscere da vicino, annusare, toccare, assaggiare gli elementi della cultura materiale del Piemonte attraverso degustazioni, esperienze sensoriali e laboratori. Come avviene per l’uovo e il tartufo è l’equilibrio a caratterizzare la grande Fiera albese, un evento capace di soddisfare le curiosità dei neofiti e le esigenze degli appassionati, che accoglie chi approccia per la prima volta il mondo del tartufo come l’intenditore che ricerca il miglior abbinamento con i grandi vini del territorio; lo stesso bilanciamento stimola la creatività dei molti chef stellati che partono dagli ingredienti della tradizione per offrire una ristorazione di ricerca e alimenta la straordinaria cucina delle più autentiche osterie.

La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba rappresenta un mondo che da contadino si è fatto imprenditore e che concilia la crescita economica con la tutela del territorio: il Tartufo Bianco d’Alba, fungo ipogeo spontaneo, non coltivabile, misterioso figlio di un terreno sano e simbolo della sostenibilità. Dal punto di vista naturalistico il Tartufo Bianco d’Alba è al centro di un sistema ambientale complesso, sensibile alle alterazioni e allo sfruttamento del territorio. Da alcuni anni la Fiera si fa promotrice con il Centro Nazionale Studi Tartufo di un’attività di ripristino di tartufaie naturali, di conseguenza ogni servizio a pagamento dal biglietto d’ingresso all’analisi sensoriale del tartufo, prevederà una percentuale destinata alla tutela dell’ambiente tartufigeno.