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Speciale 118 Sindaci: intervista a Flavio Miniscalco, Sindaco di Cinaglio

118 Sindaci: incontriamo Flavio Miniscalco, Sindaco di Cinaglio.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?                      

Tra le tante attività, o mestieri, che avevo immaginato da piccolo, francamente devo dire che, mi mancò quello del Sindaco. 

Come è nata la Sua candidatura a sindaco?

Nel corso del 2018 Cinaglio si trovava ancora in una situazione di commissariamento a seguito delle dimissioni in massa, nel 2017, di tutti i Consiglieri della precedente Amministrazione e la conseguente caduta del Sindaco. La molla che ha fatto scattare la costituzione della nostra lista civica, “L’Impegno Comune”, per poter partecipare alle lezioni di Giugno 2018, è stato principalmente il desiderio di interrompere il periodo di commissariamento, ridando al Comune un’Amministrazione ordinaria.                                                  

Nell’ambito della nostra lista civica, avevo inizialmente dato la mia disponibilità esclusivamente come consigliere. Nel corso delle riunioni di lista preliminari si è però progressivamente delineata la difficoltà nell’identificare un candidato Sindaco, finché il gruppo ha focalizzato l’attenzione sulla mia persona e mi ha convinto ad abbandonare dubbi e remore, fino all’accettazione della candidatura.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Le mie esperienze professionali, fino a prima della mia elezione, si erano sviluppate esclusivamente in ambito privato, ho rivestito posizioni di responsabilità in diverse imprese, sono stato imprenditore io stesso per un periodo ma non avevo mai avuto occasione di ricoprire un incarico pubblico.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

“Da domani mattina si inizia a lavorare”, prima non sarebbe stato possibile perché la conferma dell’elezione giunse nella notte del 10 giugno.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

Il debutto della nostra Amministrazione è stato sicuramente in salita e non parlo di una salita dolce. Ci attendevano al varco alcune situazioni spinose ma, una su tutte: la vertenza riguardante gli accertamenti sulla TARI del 2017 che era già balzata più volte agli onori della cronaca oltre essere stata la causa che aveva determinato la caduta della precedente Amministrazione.                              

Avverso questo accertamento, un gruppo di contribuenti aveva inoltrato ricorso presso la Commissione Tributaria Provinciale di Asti. La citazione in giudizio ha obbligato il Comune a costituirsi in tempi brevi incaricando un legale per la propria difesa.                                     

In attesa dell’udienza si sono succeduti alcuni incontri con i cittadini nel corso dei quali, oltre a dibattere diversi aspetti della situazione conflittuale che si era venuta a creare, veniva ripetutamente richiesta dai ricorrenti la composizione extragiudiziale a mezzo di una transazione. Il Legale da noi incaricato ci dava invece indicazione contraria all’accordo motivandola con l’impossibilità per il Comune, in quanto Ente Pubblico, di transigere concedendo un accordo che avrebbe causato un danno erariale allo Stato e che avrebbe, per questo motivo, esposto l’Amministrazione al rischio di una verifica e possibile denuncia da parte della Corte dei Conti.                                     

Il 12 dicembre 2018 la Commissione Tributaria Provinciale di Asti depositava la sentenza che rigettava integralmente le tesi dei ricorrenti ritenendole infondate e condannandoli inoltre a rifondere le spese di giudizio.  Ora è importante che si giunga ad una composizione di questa spiacevole vicenda che tante divisioni ha causato nel paese. La nostra Amministrazione, pur avendo constatato con le proprie verifiche ed ancor più con la conferma della sentenza favorevole, la fondatezza e legittimità della propria posizione, ritiene comunque che l’accertamento sulla TARI voluto dalla precedente Amministrazione, avrebbe potuto essere condotto con una procedura non così tanto penalizzante per i cittadini.                                           

In particolare riteniamo che l’accertamento avrebbe dovuto limitarsi al solo anno di prossima prescrizione (il 2012) anziché svilupparsi su una profondità di ben cinque anni (2012 –2016). Questa scelta avrebbe infatti determinato il prodursi di avvisi di liquidazione di inferiore importo concedendo maggior respiro ai contribuenti per regolarizzare le proprie posizioni. Purtroppo però, al punto in cui la nostra Amministrazione ha potuto mettere mano a questa vicenda, non era più possibile fare nulla per modificarne i termini. Io ho ripetuto più volte “in merito all’accertamento TARI siamo saliti su un treno lanciato in corsa ma del quale non abbiamo potuto azionare i freni”.           

Per cercare di mitigare il peso economico che grava sulle spalle degli ex ricorrenti che ancora devono regolarizzare le loro posizione abbiamo tuttavia dato la possibilità, per chi lo desideri, di saldare il dovuto a mezzo di una rateizzazione.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

In questi primi mesi di mandato abbiamo dovuto porre mano ad una quantità ingente di interventi diversi che purtroppo erano rimasti in sospeso ed in attesa nel corso della gestione precedente. D’altra parte il compito del Commissario Prefettizio, che a Cinaglio ha egregiamente svolto il suo compito, è quello di gestire l’ordinario e comunque, in considerazioni delle sue rilevanti ulteriori responsabilità in Prefettura, non avrebbe neanche avuto il tempo materiale per occuparsene. Sicuramente molto risorse sono state assorbite dalla gestione della vicenda dell’accertamento TARI ma ora abbiamo ingaggiato una corsa contro il tempo per recuperare l’arretrato e lanciare nuovi ambiziosi progetti.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

E’ passato per il momento troppo poco tempo dalla mia elezione e l’atto che mi ha dato la maggiore soddisfazione…non è ancora avvenuto! Abbiamo in gestazioni importanti iniziative ma, anche quando venissero realizzate, so già che non soddisferanno completamente il nostro desiderio di “fare” e che, insieme al bel gruppo dei miei collaboratori, guarderemo subito verso nuovi traguardi.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Una delle primissime iniziative che abbiamo intrapreso è stata l’istituzione dello “Sportello del Cittadino”. Si tratta di un servizio dedicato ai cittadini che desiderano comunicare, a qualunque titolo, con la nostra Amministrazione. Ogni Sabato mattina un componente del Consiglio, (Consigliere, Assessore, Vice-Sindaco o il sottoscritto), a turno riceve ed ascolta i cittadini che si presentano. L’argomento proposto viene verbalizzato consegnando al cittadino copia del verbale scritto e si cerca di mantenere l’obiettivo di fornire una risposta scritta all’interessato entro quindici giorni dall’incontro. In ogni caso, per il cittadino che richieda espressamente di conferire direttamente con me sono sempre disponibile previo appuntamento. Abbiamo in previsione, come promesso in fase di campagna elettorale, incontri diretti con i cittadini per l’aggiornamento sulle iniziative intraprese.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no?  Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Come dicevo prima, la mia nomina è troppo fresca per poter essere giunto ad una vera soddisfazione. Per ora mi dichiaro soddisfatto solamente di aver avuto le energie per investire un serio e costante impegno in questa importante responsabilità che mi è stata assegnata.

Altri mandati? Guardi, io sono abituato ad essere molto esigente con me stesso e cerco di giudicarmi più severamente di quanto giudichi gli altri: un ulteriore incarico va meritato e per ora non vedo nulla che lo giustifichi, saranno i risultati che saremo capaci di portare a decidere in merito.      

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?                                         

Come ho specificato precedentemente, io sono un neofita nell’incarico di Sindaco e non ho la presunzione di consigliare i miei colleghi che, in alcuni casi vantano molti anni di esperienza nel ruolo. Posso tuttalpiù proporre un paio di spunti di riflessione che traggo dallo spirito che io ed il mio gruppo, abbiamo adottato:

– In cima ai pensieri di un Amministratore non deve stare l’impegno di dare “un servizio” ai Cittadini, bensì quello di dare “il miglior servizio” possibile.

– Un Amministratore, in special modo di realtà geografiche come le nostre, caratterizzate da una polverizzazione di Comuni con pochissimi abitanti, deve agire con l’obiettivo di superare le ristrette visioni campanilistiche per cercare piuttosto di creare sinergie con tutti gli attori presenti sul territorio, quali essi siano: enti pubblici, privati e strutture associative.                             

– Il Sindaco deve avere la saggezza di condividere con i propri collaboratori le fasi analitiche e decisionali delle situazioni che si pongono. L’impostazione adottata deve poter favorire nel gruppo il nascere delle proposte che, fatta l’opportuna sintesi, generano la miglior scelta possibile.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Guardi, se solo questa macchina pubblica riuscisse a sfoltire di un quarto la burocrazia, spesso insulsa ed incomprensibile che attanaglia gli Enti ed i cittadini, la semplificazione che ne deriverebbe sarebbe un acceleratore formidabile sia per il Comune, che per gli altri enti pubblici e privati e per l’intera Nazione. Una sostanziale semplificazione burocratica sarebbe inoltre un vantaggio strategico che consentirebbe all’Italia di competere ad armi pari nel contesto dell’Unione Europea.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

Se penso alla realtà di Cinaglio non intravvedo un problema grave di sicurezza e neanche, per il momento, mi sono state portate sollecitazioni in merito da parte della cittadinanza.  Avvengono purtroppo furti in abitazioni con cadenza che definirei “fisiologica” e molto difficilmente si potrà scendere al di sotto di questo livello che dal punto di vista statistico non mi pare preoccupante. Lo dico naturalmente con tutto il rispetto e rincrescimento per gli sfortunati concittadini che qualche furto l’hanno subito. Le forze dell’ordine, nella nostra zona soprattutto rappresentate dai Carabinieri, hanno intensificato il pattugliamento ed hanno recentemente instituito lo “Sportello di ascolto” che si esplica nel mettere a disposizione periodicamente in Comune per un paio d’ore un Carabiniere con il compito di raccogliere indicazioni, commenti, richieste da parte dei cittadini che desiderano comunicarli.                                              

Penso che sarebbe comunque utile organizzare degli incontri diretti tra Carabinieri e gruppi di cittadini per erogare una sorta di formazione nel campo della sicurezza. Molti furti sono infatti resi possibili o facilitati dalle informazioni che gli stessi cittadini forniscono in modo inconsapevole nel corso di semplici chiacchierate a volte con persone che neanche conoscono a fondo o che pensano di conoscere.                                                  

Ma la sicurezza non riguarda solamente l’aspetto dei furti nelle abitazioni. Almeno altre due tematiche richiedono impegno nel reperire soluzioni efficaci:

– il mancato rispetto delle norme del Codice della strada, soprattutto per quanto riguarda i limiti di velocità che vengono sistematicamente e pericolosamente violati grazie alla sicurezza di rimanere impuniti vista la mancanza quasi totale di controlli sulla rete viaria secondaria

– la necessità di garantire la sicurezza ed incolumità dei partecipanti alle varie feste, sagre e manifestazioni che si svolgono soprattutto nel periodo estivo. Non è semplice né scontato riuscire a conciliare il rispetto dei decreti sicurezza in vigore con il diritto a fruire agevolmente dell’evento per le persone che partecipano allo stesso.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

Il periodo di crisi economica che ha duramente colpito negli ultimi anni in generale ma con particolare incidenza sulle fasce più deboli, ha sicuramente determinato un acuirsi di alcuni bisogni sociali. Anche nella piccola realtà di Cinaglio abbiamo dovuto prendere coscienza di alcune significative situazioni di disagio sociale.                                                        

A costo di dire una banalità, affermo che il primo dovere per un’Amministrazione è accorgersi della loro esistenza, analizzarle accuratamente ed occuparsene anziché fingere che non esistano. Diversi canali sono disponibili e li conosciamo tutti: i consorzi socio-assistenziali, i medici di base, le associazioni di volontari, le organizzazioni religiose, le comunità di assistenza. L’Amministrazione deve necessariamente divenire il fulcro organizzatore e l’elemento di collegamento di queste risorse in modo che esse possano agire nell’ambito di un piano coordinato che intervenga efficacemente nelle situazioni più urgenti. Come Comune stiamo valutando il progetto di acquisire un piccolo appartamento da poter affittare a canone poco più che simbolico ad eventuali famiglie del paese in difficoltà.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?

Cinaglio si caratterizza per una presenza molto vivace di associazioni: oltre all’ottima Pro-Loco che si distingue da sempre per una qualità gastronomica molto elevata e che gestisce un piccolo bar a disposizione dei propri soci, spicca l’ASD Amici di Cinaglio che conduce, con ottimi risultati nel tamburello (Campioni d’Italia squadra dei giovani nel 2018) , gli impianti sportivi esistenti, il Laboratorio Musicale “Mario Molino” che organizza corsi di musica ormai da diversi anni nonché la rassegna cinematografica “CineCinaglio”, un film ogni venerdì sera ad ingresso libero, il Gruppo Alpini, il monastero Zen “Casa Mushin” punto di riferimento per chi desideri dedicare un po’ del proprio tempo alla meditazione. Non vorrei sembrare di parte ma per un paese di 430 abitanti mi pare davvero molto!

La collaborazione fra Amministrazione ed associazioni è consolidata e fattiva. Si fonda su un costante contatto con il Comune che, per quanto possibile, ne sostiene l’attività e partecipa alla organizzazione dei principali eventi. Un recente esempio è stato costituito dall’organizzazione della prima edizione del raduno di auto storiche itinerante “XX MIGLIA DEL MONFERRATO” tenutosi ad ottobre 2018, che ha visto la collaborazione della ProLoco e della ASD Amici di Cinaglio con il diretto coinvolgimento del Comune. E’ stato un successo: alla prima edizione abbiamo avuto la partecipazione di ben 17 vetture storiche.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

E ci mancherebbe che a meno di un anno dall’elezione io ed i componenti del Consiglio non avessimo dei sogni! Ci sono eccome! La riqualificazione di porzioni del territorio, del concentrico, il favorire sempre più lo sviluppo della nostra Scuola Primaria che già eroga un’offerta didattica di eccellenza, il potenziamento degli impianti sportivi e quante altre cose ancora… Sa qual è il problema? Che il nostro “cassetto” è decisamente troppo piccolo per tutti i sogni che per il momento vi abbiamo riposto, ma è nostro strenuo impegno renderlo più capiente.

Nota:  Ho risposto alle sue interessanti domande usando spesso la prima persona plurale. Non è un abuso di plurale maiestatis, ma più semplicemente intendevo riferirmi a me stesso unitamente al mio gruppo: Vice-Sindaco, Assessore e Consiglieri nonché le nostre due preziose responsabili dell’area amministrativa e tecnica del Comune. Solo grazie ad una motivata azione di gruppo potranno essere ottenuti i risultati ai quali tendiamo.

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Si ringrazia per il sostegno al Progetto 118 Sindaci

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