Il lavoro, l’impresa: ecco le politiche che Olindo Cervella vorrebbe attuare a tutela del tessuto produttivo albese

In questi mesi di campagna elettorale sono stati sviscerati grandi temi come la viabilità e le politiche sociali. Ora è il momento di parlare di lavoro.

Il Governo centrale, con la Legge di stabilità 2019, ha tolto i blocchi agli aumenti che erano stati stabiliti dal governo Renzi. Oggi è stata offerta ai Comuni la possibilità di aumentare le leve fiscali. Se sarà eletto sindaco, quale sarà la sua posizione in merito?

“I Comuni in stato di difficoltà finanziaria troveranno di certo utile questo provvedimento. Alba non ne ha bisogno – commenta Cervella – Alba è stata ben amministrata e non ha debiti. Meno del 10 per cento dei Comuni italiani si trova nelle stesse virtuose condizioni. Se sarò eletto sindaco non aumenterò le imposte. Ed è bene ricordare che la pressione tributaria del Comune di Alba è più bassa rispetto al resto della Regione”.

Come Amministrazione cosa farà per aiutare le imprese?

“Noi vogliamo che Alba attragga le aziende, con provvedimenti incentivanti che le spingano a portare la ragione sociale nel territorio albese. Il Comune ha già ridotto la tari in media del 10%. Come sapete la Tari è legata al costo del servizio e ciò che permette di migliorare ancora le prestazioni di raccolta – e quindi diminuire il costo del servizio di raccolta – è la diminuzione della produzione dei rifiuti. Il nostro programma prevede l’abbattimento della produzione di rifiuti anche con questo scopo, oltre che a tutela dell’ambiente. Ma possiamo fare altro ancora, di concerto con le associazioni di categoria. Ad esempio, oggi il Comune sta rimborsando una parte della Tari ai panettieri che aderiscono al progetto Pane al pane, attivato in collaborazione coll’Emporio solidarietà. Ritengo che sia un’eccellente idea, che rappresenta un segnale di sensibilità verso un’economia attenta a chi è in difficoltà e incentivante per le attività produttive virtuose. Poi, per contenere il gettito fiscale delle imprese è possibile ridurre la Tasi e così pure l’Imu sugli immobili. Inoltre, vogliamo impegnarci per snellire la burocrazia e favorire la formazione di società consortili, per permettere così alle imprese di ridurre i costi e massimizzare i benefici delle economie di scala. Vorremmo anche studiare alcune forme di “welfare di categoria”, che potrebbero risultare molto utili soprattutto alle piccole aziende familiari, nelle quali le donne sono costrette a conciliare lavoro e gestione della famiglia”.

Come si rapporta verso l’innovazione?

Sono convinto che sia una delle due chiavi del successo. Quando ho risanato aziende o l’Apro ho puntato sull’innovazione per il loro rilancio: l’innovazione tecnologica è più che mai necessaria oggi per lavorare in maniera competitiva, ma l’etica, la qualità e la credibilità sono altrettanto determinanti in questo mondo globalizzato. Altrimenti perché, di fronte a tante offerte, il cliente dovrebbe scegliere proprio te?”

Considerazioni applicabili anche nell’Amministrazione pubblica?

“Certamente, anzi direi in ogni settore….Mi permetta di citare uno dei miei autori preferiti, Pirandello, È molto più facile essere un’eroe che un galantuomo. Eroi si può essere una volta soltanto, galantuomini si dev’essere sempre”.