Mauro Caliendo: “Termineranno a breve gli interventi di recupero del Bastione di San Damiano”

Saranno conclusi entro poche settimane gli interventi di recupero del bastione di San Damiano d’Asti, costruito nel 1.275, anno di fondazione del paese insignito con il titolo di Città dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il 31 gennaio 2018.

Ad annunciarlo è il primo cittadino, Mauro Caliendo che, di concerto con la Giunta comunale, ha fortemente voluto il restauro. Il progetto di recupero prevedeva la riqualificazione di un’area vasta, ovvero la piazza 1.275 rimessa a nuovo attraverso il restauro del bastione, il restauro della scalinata del 1.885, i nuovi marciapiedi, l’illuminazione artistica ed il nuovo centro polifunzionale “Foro boario”.

Il recupero del bastione ammonta a circa 160 mila euro e i lavori sono iniziati a settembre scorso e finiranno entro marzo. Oltre alla evidente bellezza estetica bisogna sottolineare che l’intervento ha fatto sì che il sito fosse messo in sicurezza dal rischio di caduta mattoni. A tale scopo, sono stati fondamentali gli interventi di “ricucitura” dei mattoni ancora utilizzabili. La superficie, dunque, ora è omogenea e uniformata, pur mantenendo la storicità intrinseca.

L’opera certamente imponente – commenta Caliendo – era necessaria per due motivi: quello della sicurezza e quello maggiormente importante del rispetto delle origini. La radici sono importanti e tutti noi, prima o poi, le vogliamo ritrovare. Cesare Pavese lo ha descritto esemplarmente. Come anche Sorrentino, nel magistrale film “La grande bellezza”. La nostra storia è importante. Fondamentale. Noi abbiamo fatto questo, rispettare le nostre origini. Per me il 1275, anno di fondazione della città, è sacro.

E’ evidente poi che quella piazza, bistrattata per decenni, ha avuto una luce nuova. Era un gioiello dimenticato da tutti e noi lo abbiamo fatto brillare. Se penso che avrei potuto cedere alla insistenze di chi voleva mantenere il mercato coperto come era allora rispetto al Foro Boario attuale, mi sento sollevato. Era una follia. Nemmeno io, nelle mie notti insonni, avrei immaginato una piazza così bella. Semplicemente faticavo a “vedere” il potenziale della storia”.

Con decisione il Sindaco sottolinea:”Ho saputo che alcuni candidati sindaco si siano appropriati dell’idea di restaurare il bastione come di tante altre, tipo il nuovo tratto fognario di Vascagliana…. Sorrido, amaramente, sottolineando che è certamente vero che la campagna elettorale può “allargare” il limite delle “sparate elettorali” ma vi è un limite dettato dall’onestà intellettuale. Barbaramente oltrepassato. Invito davvero a ponderare nelle mani di chi, i sandamianesi, vorranno dare il loro futuro. Perché poi non si potrà più tornare indietro. Questi candidati non sanno nemmeno di cosa parlano. Ed ora tentano di appropriarsene. Stento a crederlo”.

Caliendo conclude:”La via tracciata dal nostro territorio è il turismo. Questo impone investimenti sia nei servizi essenziale ma soprattutto sul valorizzare la nostra storia. Sono convinto che il nostro candidato sindaco Silvia Benotti, che si è così tanto spesa in questi anni, sia la persona più affidabile per far battere il cuore di San Damiano sempre più forte”.