A La Bookeria di Alba la singolare esperienza “Donne d’essenza” con Stefania Rossi

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Il mese di marzo a La Bookeria, il caffè libreria al numero 8 di via Paruzza ad Alba, sarà un viaggio all’insegna della femminilità, declinata nelle sue più diverse sfumature: dagli aromi che raccontano l’essenza dell’anima a un excursus tra le più straordinarie autrici della letteratura internazionale, da riflessioni sulla sessualità alle “spettinate” figure di donne dipinte col vino.

Si comincia sabato 9 marzo alle 15, con un’esperienza singolare: Donne d’essenza. Stefania Rossi, “naso” di eccezionale sensibilità, guiderà i partecipanti in un laboratorio sensoriale teso a scoprire qual è il profumo di ogni anima. Stefania Rossi, geniale creatrice delle Acque di Cherasco, un’antologia di essenze ispirate ai luoghi di Langhe e Roero, alle attività locali, agli aromi della terra, guiderà i partecipanti nella straordinaria emozione di analizzare, isolare e mescolare gli aromi alla ricerca della combinazione più adatta a rappresentare ciascuno dei partecipanti.

Stefania Rossi precisa: “L’esperienza sensoriale olfattiva coinvolge e avvolge. Troppo spesso non prestiamo attenzione a questo senso, ma, quando ci fermiamo ad analizzare le emozioni che ci offre, ci rendiamo conto di quanto scendano nel profondo delle nostre anime e dei nostri ricordi. Il laboratorio sarà un’occasione per compiere questo viaggio”.

Piccola intervista a Stefania Rossi

Stefania quando e perché ha iniziato a creare essenze?

Ho cominciato alcuni anni fa, incuriosita dalle potenzialità che l’esperienza olfattiva racchiude. Sono titolare di una parafarmacia a Cherasco, ho sempre amato i profumi e le terre cheraschesi, le Langhe, il Roero. Ho deciso di coniugare queste passioni e di raccontare i luoghi attraverso le fragranze.

Così sono nate le Acque di Cherasco?

Sì rappresentano un viaggio tra le vie e le campagne, i giardini e le piazze, i mercati, la gente e le arti. Ho cercato di isolare i sentori tipici di diversi momenti ed emozioni e di trasformarli in aromi.

Ha già fatto diversi laboratori sensoriali di questo genere, a Vinum, durante la Fiera del Tartufo, a Torino e anche all’estero. Come risponde la gente?

In genere subito è stupita, incuriosita, incredula…anche perché i laboratori in genere si svolgono in strutture create appositamente (boschi di cilindri sospesi, conchiglie enormi in cui accoccolarsi) che stupiscono per la loro stessa forma e perché diffondono aromi, sorprendendo i partecipanti. E poi, passato il primo momento di incredulità, le persone si abbandonano, perché nulla come il profumo è capace di evocare ricordi ancestrali, di solito seppelliti dalle urgenze del quotidiano.

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