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Speciale 118 Sindaci: intervista a Fabio Carosso, Sindaco di Coazzolo

118 Sindaci: incontriamo Fabio Carosso, Sindaco di Coazzolo.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?

No.

Come è nata la Sua candidatura a sindaco?

E’ stata una richiesta esplicita da parte dell’allora Sindaco in carica.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

No. Però ero stato membro della Commissione Edilizia comunale.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

Felice, per me e per il mio Comune.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

E’ stato il primo, che è cominciato da quando ho accettato di mettermi in corsa per la funzione di Sindaco.

C’era da tempo una netta divisione in paese fra due liste. Fino ad allora maggioranza e minoranza si combattevano senza esclusioni di colpi in modo molto duro.

Già nella formazione della lista cercai di parlare con tutti e di provare a mettere da parte, per il bene di Coazzolo, gli asti e i rancori fino ad allora accumulati.

Riuscii a presentare una unica lista con all’interno persone che provenivano dalle due liste che, fino ad allora erano sempre in contrapposizione.

 Questo fu l’inizio. Poi con l’elezione a Sindaco ho continuato ad incrementare la coesione e la cosa mi sembra che sia riuscita molto bene.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Senza dubbio, la viabilità ed il turismo.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

Più che atti sono gli argomenti che hanno affrontato e affrontano lo sviluppo della vocazione turistica del nostro paese fino a farlo conoscere a livello nazionale ma anche internazionale.

Abbiamo già portato opere che hanno dato lustro al paese (cito la Chiesetta Tremlett e la Panchina Gigante di Chris Bangle) e abbiamo altre opere in progetto.

(Ad esempio, stiamo preparando l’allestimento di una opera permanente sul territorio con l’artista Pistoletto, la qual cosa è già comparsa sui quotidiani nazionali).

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Per tutti c’è il Gruppo WhatsApp, poi c’è il Sito Internet del Comune che teniamo aggiornato.

C’è il tradizionale, l’Albo Pretorio e le bacheche.

Poi abbiamo il sistema ALERT SYSTEM realizzato insieme alla Comunità Collinare, e che, in caso di urgenze, è molto efficace.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no?  Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Si. Potrei, per legge, ancora continuare, ma in realtà sono convinto che ci debba essere una continuità da parte del gruppo, ma che il Sindaco, dopo i miei 10 anni, lo possa fare qualcun altro.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Uno su tutto.

Bisogna avere il coraggio nelle scelte. A volte sei frenato o rallentato, ma se pensi sia giusto andare avanti, devi andare avanti.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

In questo momento certamente di più fondi a disposizione. I tempi sono sempre lunghi. Se ci fosse un po’ più di possibilità di spendere, almeno per i comuni virtuosi, si accellererebbero i progetti.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

Per fortuna a Coazzolo non abbiamo subito un alto numero di furti in questi ultimi anni. I cittadini sono abbastanza tranquilli.

Per affrontare il problema noi utilizziamo molto il rapporto di buon vicinato, come si è sempre fatto nel mondo contadino di una volta.

Abbiamo i Carabinieri di stanza a Castagnole e pure abbiamo il comando dei vigili come Comunità Collinare.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

Si, sono aumentati. Sono i classici disagi dovuti alla perdita del lavoro che a volte oltre che economici diventano anche casi famigliari.

Abbiamo due/tre casi del genere nel comune, casi che gestiamo con la collaborazione del CISA Asti sud che è una bella realtà.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?

Si. Abbiamo la Protezione Civile che collabora ottimamente e presidia il territorio nelle feste, nelle celebrazioni e negli appuntamenti importanti nel Comune.

C’è la Pro Loco che che ci da una mano nella organizzazione delle feste.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Mi piacerebbe poter portare a termine il progetto Coazzolo Borgo Antico, cioè rifare tutte le strade col porfido, tinteggiare tutte le case in modo coerente attraverso la scelta dei materiali più consoni.

Vorrei proprio che il mio paese diventasse importante e conosciuto dappertutto come il “Borgo Antico di Coazzolo”.

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