Cresce “Oro incenso Mirra – Presepi nel Monferrato” che si prepara all’ultimo fine settimana di apertura fotogallery

Ultimo fine settimana di apertura per la terza edizione della Rassegna “Oro incenso mirra – Presepi nel Monferrato” che ha visto protagoniste circa mille rappresentazioni della Natività allestite in un circuito tra Albugnano, Aramengo, Camerano Casasco, Cocconato, Castagnole Monferrato, Grana Monferrato, Monale, Montegrosso d’Asti e Passerano Marmorito.

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Oro incenso mirra – Presepi nel Monferrato chiude ufficialmente domenica 6 gennaio ma alcuni presepi si potranno visitare anche successivamente: ad Aramengo fino al 20 gennaio, a Camerano Casasco tutto l’anno su prenotazione, a Grana fino al 3 febbraio, a Monale fino al 28 gennaio e a Montegrosso d’Asti fino al 31 gennaio.

Prima della sua chiusura ufficiale, è già tempo di tirare le somme per un’edizione da ricordare. Ottimo il bilancio di questa terza edizione, con un grande riscontro di pubblico. Commenta Silvia Colpani, presidente dell’associazione Oro incenso mirra – Presepi nel Monferrato: “C’è stato un enorme afflusso, in alcuni paesi come Cocconato oltre il doppio dell’anno precedente, o Monale, con il 50% in più rispetto alle scorse edizioni. Siamo soddisfatti e colpiti: molti i visitatori, anche stranieri, che hanno girato tra i diversi paesi della rassegna. Ringrazio ancora una volta per il duro lavoro svolto “dietro le quinte “ gli artisti, i presepisti, i professionisti, i volontari e tutte le amministrazioni coinvolte”.

La rassegna rappresenta un’ideale caccia al tesoro tra l’arte e la creatività di tanti artigiani e appassionati, ci si può imbattere in presepi di pasta, presepi di biscotto, presepi realizzati con le cialde del caffé, con i pastelli, con i barattoli, le automobiline, le pigne, i bottoni e i rocchetti di filo, i sassi, i bigodini e il cotone, o all’interno di una pompa di benzina degli anni Cinquanta perfettamente conservata.

Presepi insolite e meravigliosi, dalle realizzazioni miniaturizzate della restauratrice Anna Rosa Nicola all’Abbazia di Vezzolano e nei sotterranei del Palazzo Municipale ad Aramengo a quello degli artisti nella scuola elementare di Albugnano, dal presepe meccanico degli antichi mestieri di Gennaro Cosentino a Camerano Casasco al presepe del vino di Stefano Parodi e Marco e Piera Roggero a Castagnole Monferrato. E ancora: i tanti presepi che animano Cocconato, quello animato a dimensione naturale e i tanti negli angoli del borgo e nella mostra nel salone del Cortile del Collegio (in particolare quello presepe realizzato all’uncinetto da Adriana Gandini, il presepe in ferro battuto di Santo Roccatello e le ultime creazioni di Antonio Aiello, Adriano Gatto e Roberto Niglio), quello ricchissimo di Nino Di Muzio a Grana, che occupa 100 metri quadri con 380 personaggi. E Monale, con il presepe di Remo Marangon che ritrae i suoi concittadini, le realizzazioni in terracotta del gruppo guidato da Fabrizio Russo, i presepi italiani del presidente dell’associazione Storici Artistici Presepisti Astesi Mauro Imbrenda. Poi Montegrosso d’Asti, con il presepe meccanico costruito da Maurizio Nanni e Schierano, con i 200 presepi in tutto il paese dedicati a Papa Francesco e al suo trisnonno Giuseppe Bergoglio.

Tra i prossimi appuntamenti, domenica 6 gennaio a Monale alle 9:30 camminata della Befana con visita guidata ai presepi. Alle 15 grande tombola con brindisi ed estrazione di un premio per un fortunato vincitore tra tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita della rassegna a Monale.

Domenica 20 gennaio a Cocconato si terrà la premiazione della quinta edizione del concorso “Il Borgo e i suoi presepi”.

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