Tempo di bilanci per il comune di Nizza: domina il trend positivo su quasi tutti i servizi

È tempo di bilanci per il comune di Nizza Monferrato, che si appresta a chiudere l’anno con in tasca una bella notizia.

In quasi tutti i capitoli di spesa per i servizi a domanda individuale, infatti, domina il trend positivo, anche per quanto riguarda le situazioni più delicate e spinose come quella dell’asilo. Qui, pur permanendo la linea del passivo, si è passati dai meno 256 mila euro del 2016 ai meno 221 mila dell’anno successivo, mentre è ancora troppo presto per fare una stima precisa sui numeri di quest’anno. Il recupero dei 35000 euro, in ogni caso, è stato possibile grazie alle politiche gestionali introdotte dalla nuova amministrazione, che ha fatto in modo di sfruttare al massimo il potenziale della struttura.

“Abbiamo constatato che negli anni precedenti l’organico dell’asilo non veniva coperto completamente in quanto restavano molti posti liberi. A partire dal 2017, invece, tutti i posti (in totale sono 33, ndr) sono stati occupati e, anzi, siamo dovuti ricorrere a una lista d’attesa, che però viene superata senza grosse difficoltà con assunzioni a tempo determinato di puericultrici” ha detto il sindaco, Simone Nosenzo.

Buone notizie sul fronte del centro estivo. Da un passivo di 19 mila euro del 2015 e di 20 mila dell’anno seguente si è arrivati ai meno 4 mila dello scorso anno. A fare la differenza sono stati l’adeguamento delle tariffe di erogazione del servizio, che si aggirano intorno ai 70 euro al mese, la riorganizzazione di quest’ultimo dal punto di vista delle tempistiche e l’incremento dell’utenza.

Il capitolo “telefonia” vede un risparmio netto. La drastica riduzione dei contratti a carico del comune ha contribuito ad abbassare le spese, da 20000 a 16900 euro. Anche il riscaldamento gioca un importante ruolo nell’ambito del bilancio economico. L’intervento di sostituzione, all’asilo e alla scuola materna, delle caldaie a gasolio con altre a metano è stato “ammortizzato” grazie al risparmio delle spese di riscaldamento che si aggira, rispettivamente, sui 4 mila e 7 mila euro. Il dato diventa ancora più significativo se si considera che una delle due caldaie è stata recuperata e quindi non ha gravato di fatto sulle spese.

L’ultima voce presa in considerazione è il Foro Boario di piazza Garibaldi. In due anni i costi di gestione sono stati praticamente dimezzati, così che il 2017 si è chiuso con la metà dei 15 mila euro di partenza di due anni prima e tutto questo grazie a un maggior utilizzo della struttura.

“I risultati che vediamo oggi – chiosa Nosenzo – sono il frutto di una serie di lavori e migliorie intrapresi in maniera oculata dalla nostra amministrazione nel corso del tempo. E a proposito di progetti per il futuro, posso anticipare che per il 2019 è in previsione in comune un’assunzione che si andrà a inserire per metà all’Ufficio tecnico e per metà all’Ufficio Cultura-Manifestazioni. In più, abbiamo in cantiere di ampliare il numero degli specialisti con l’assunzione di un tecnico geometra, ma per il momento è troppo prematuro dire qualcosa di certo.”