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Speciale 118 Sindaci: Intervista a Matteo Massimelli, Sindaco di Incisa Scapaccino

118 Sindaci: incontriamo Matteo Massimelli, Sindaco di Incisa Scapaccino.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?

Assolutamente no, volevo diventare farmacista. Però crescendo mi sono impegnato come rappresentante di classe e anche d’Istituto alle superiori. 

Com’è nata la Sua candidatura a sindaco?

Questo è il mio primo mandato, ma dal 2009 ero già in consiglio comunale come consigliere e poi come assessore. Quando la Sindaca in carica dichiarò di non volersi più candidare, il gruppo scelse me. La cosa mi fece piacere per la fiducia che riponevano in me. Una parte del gruppo che mi sosteneva doveva essere rinnovata, e quindi siamo andati casa per casa, per presentare i nostri programmi e cercare giovani da inserire. E ci siamo riusciti. 

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Solamente quella citata precedentemente. Consigliere e assessore.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

Quel pomeriggio ho seguito lo spoglio in diretta. Quando si è cominciato a capire che la differenza con le altre liste era già netta, abbiamo gioito tutti. Mi sono anche preso un po’ di soddisfazione perché contro di me giravano voci contrarie col pretesto della mia giovane età (avevo allora 29 anni).

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

L’aspetto sociale. Abbiamo avuto diversi casi di famiglie sfrattate da gestire (quindi essendoci dei minori si è reso necessario trovare una sistemazione), poi ci sono persone in difficoltà economiche che vengono da noi per cercare un lavoro. Si cerca di fare qualche cosa, ma purtroppo non abbiamo strumenti per risolvere questi casi.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Sicuramente l’aspetto più impegnativo è quello burocratico. Anche quando incontri cittadini per la strada devi essere preparato a rispondere a qualsiasi tipo di domanda. E’ necessario conoscere tutta la materia amministrativa, i regolamenti e le leggi che concernono l’attività del comune. 

Un altro aspetto impegnativo concerne le norme di sicurezza che riguardano gli eventi organizzati in paese, ci sono continuamente nuovi aggiornamenti.

Poi sto dedicando molto tempo alla illuminazione pubblica. Al momento il 95% degli impianti di illuminazione pubblica sono di proprietà di ENELSOLE. E’ quindi difficile organizzare qualunque intervento sugli impianti. E’ dal 2015 che cerchiamo di addivenire ad una soluzione per farla passare sotto la nostra gestione e partire con progetto definivo di ristrutturazione. Ora stiamo arrivando ad una soluzione definitiva.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

Qualsiasi progetto quando va a buon fine ci procura soddisfazione e si va a casa contenti.

Se passiamo nel dettaglio posso elencare:

Il Centro Estivo Comunale, molto frequentato anche dai bambini e dai ragazzi dei paesi vicini (mi riempie di orgoglio).

L’accordo con ENELSOLE di cui dicevo, inerente l’acquisizione dell’impianto di illuminazione pubblica.

I lavori di rifacimento del tetto della scuola elementare con i soldi dell’avanzo di amministrazione che siamo riusciti ad utilizzare.

Nel 2016, partecipando ad una riunione dell’ANCI, sono venuto a conoscenza in anteprima della possibilità che il governo stava per dare agli enti pubblici per sbloccare parte dell’avanzo di amministrazione per investimenti. Noi abbiamo subito predisposto un progetto per sistemare ed asfaltare parte delle strade comunali. Inoltre è stato sistemato il giardino della scuola dell’infanzia con l’applicazione di un manto di erba sintetica.

Devo dire che la partecipazione alle riunioni dell’ANCI serve molto per confrontarsi con altri sindaci e trovare soluzioni per risolvere problemi che qualcuno ha già affrontato e risolto.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Il bello dei nostri comuni è il fatto che si è tutti sempre facilmente rintracciabili. Io sono presente in comune alcune mattine alla settimana, però ci sono sempre per tutti anche negli altri momenti. Il mio numero di cellulare è a disposizione di tutti.

Abbiamo una comunicazione tramite SMS per gli avvisi urgenti ed importanti.

Usiamo internet, abbiamo una pagina facebook e cerchiamo di tenere aggiornato il sito ufficiale del comune.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no?  Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Sono relativamente soddisfatto e lo è anche tutto il mio gruppo. Certo che, più il tempo passa, più il nostro impegno aumenta.

Io sono certo di dare sempre il massimo anche se so che non mi sarà mai possibile accontentare tutti.

Non abbiamo ancora affrontato il discorso, ed insieme al gruppo esamineremo il da farsi dopo l’estate. Però, siccome i tempi di realizzazione dei progetti nei comuni sono molto lunghi, un secondo mandato potrebbe essere utilizzato proprio per completare le cose già portate avanti ma non ancora completate. 

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Il servizio di SMS tramite cellulari è stata un’ottima idea. Con l’aiuto delle insegnanti della scuola media abbiamo creato il “Consiglio Comunale dei ragazzi” , che serve per educare i futuri concittadini; E’ un primo modo per iniziare a responsabilizzarli facendoli sentire cittadini attivi. Periodicamente vengono in Comune a presentarci le loro idee. Ad esempio per un intervento fatto nella zona di Borgo Impero, con l’insegnate di tecnica hanno studiato degli spunti decorativi da aggiungere al progetto redatto dai tecnici della Provincia. Ora sono anche loro orgogliosi da aver contribuito all’ideazione.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Di qualche risorsa umana in più sul territorio. Operai o cantonieri. Abbiamo 70 km di strade comunali e con un unico cantoniere diventa difficile stare dietro a tutte le problematiche. Anche il semplice taglio dell’erba diventa un lavoro enorme.

E poi di entrate finanziarie. Per assurdo a noi non rimane neanche l’IMU sui capannoni industriali !

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

Negli ultimi anni, per fortuna, sono diminuiti sensibilmente i furti nelle case ed i piccoli episodi di criminalità come i raggiri alle persone anziane.

E’ nostra intenzione installare le telecamere di sorveglianza per controllare gli ingressi al paese e la piazza comunale. Abbiamo già presentato il progetto e ne aspettiamo l’approvazione. Se troviamo il finanziamento bene, ma in ogni caso lo inizieremo lo stesso utilizzando i soldi del CAS che abbiamo gestito in paese l’anno passato.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

Ci sono problemi legati alla situazione economica. Persone sono rimaste senza lavoro a causa della chiusura o ridimensionamento di aziende del nostro territorio e dei paesi vicini.

Abbiamo sopperito assumendo qualcuno con i voucher, per lavori temporanei anche per il comune in collaborazione con il CISA Asti sud (di cui sono Presidente).

Sempre tramite il CISA è stato aperto uno sportello “lavoro” che cerca di mettere insieme domanda e offerta.

Poi grazie all’Opera Don Ferraro viene garantito pranzo (portato da volontari) alle persone anziane, che a casa loro, non sono più in condizione di cucinare, ad un prezzo molto ridotto. Il servizio è fornito dal lunedì al sabato.

Per fortuna i concittadini sono molto comunicativi e se viene a verificarsi qualche situazione disastrosa, siamo avvertiti e subito attiviamo le forme di assistenza.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?

Ce ne sono diverse, e, lo dico con orgoglio, tutte collaborano per il bene di Incisa.

Pro Loco, Gruppo Alpini, Protezione Civile, Gruppo Storico “Incisa 1514”, Lenza Incisiana (che gestisce il laghetto artificiale del comune), l’associazione culturale Borgo-Villa, la Nordic- walking Incisa, L’AVIS, l’UNITRE, l’associazione “Mondo M.” la sezione di Incisa dell’Associazione Nazionale Carabinieri e la corale Incanti Valle Belbo.

Si collabora parecchio. Il volontariato è la nostra forza.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Certamente, il riefficientamento energetico e la ristrutturazione della palestra.

E il riefficientamento energetico di tutti gli impianti di illuminazione pubblica che sarà tutto a LED.

Così, sarò pienamente soddisfatto.

 

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