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Speciale 118 Sindaci: Intervista a Manuela Bo, Sindaca di Bruno

118 Sindaci: incontriamo Manuela Bo, Sindaca di Bruno.

Da bambina aveva mai immaginato di diventare sindaco?

Mai mai. Mio papà era in Consiglio Comunale, mi io non sono mai stata attratta da questa sua attività. Non mi interessava.

Com’è nata la Sua candidatura a sindaca?

Già dal 1999 ero consigliere comunale di maggioranza. In effetti ero stata candidata in sostituzione di mio papà che aveva deciso di chiudere la sua esperienza. Me lo chiese il sindaco di allora ma fu proprio mio papà a convincermi.

Dieci anni dopo il sindaco uscente non si candidava più. Allora fui io a proporre un gruppo di persone nuove con l’individuazione di chi avrebbe dovuto fare il sindaco. Però dopo varie riunioni, il gruppo scelse me come capolista. Era il 2009. 

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Solo quella precedentemente descritta. Ero già da 10 anni consigliere comunale. 

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

Sono stata felice, anche perché avevo avuto molti voti, nonostante una forte lista concorrente.

Mi ricordo quel pomeriggio, ero a casa con la mia bimba ancora in tenera età. Non andai allo spoglio. Qualcuno mi teneva aggiornata e vennero a prendermi a casa appena lo scrutinio fu terminato.

Ho pensato subito: Adesso devo mantenere le promesse elencate nel nostro programma elettorale ! (in realtà avevo fatto solo promesse fattibili).

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?   

Ho dovuto affrontare un problema complesso e piuttosto grande, ma che abbiamo risolto molto bene. Tempo fa una azienda di Biogas si voleva installare sul nostro territorio, tramite una società agricola dell’alessandrino. Volevano costruire un impianto di Biomasse su dei terreni prossimi al centro abitato ed in particolare all’area giochi bimbi e a quella ludica (usata per feste).

La sensibilità dei cittadini ha sollevato la questione.

Allora noi tutti della squadra ci siamo informati di più sulla questione. Siamo andati in Regione e siamo riusciti a non consentire l’installazione di questo impianto qui da noi utilizzando le norme che prevedono queste costruzioni non vicine ad aree ritenute di valore naturalistico. Quindi le motivazioni c’erano tutte.

Alla fine anche il confronto con la Società che si voleva installare è andato bene ed hanno fatto un passo indietro senza creare ulteriori problemi. Su questa faccenda tutti gli abitanti di Bruno erano costantemente informati. 

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Non c’è un argomento che prevale sugli altri. Tutto è ugualmente importante, ma siamo un’ottima squadra e lavoriamo in sintonia e tutti insieme. 

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

Le soddisfazioni le trovo nelle piccole cose come:

Il servizio alle persone anziane che ne hanno bisogno,

L’assistenza alle famiglie che hanno problemi economici,

L’abbellimento del centro del paese.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Si parla.

Non solo il venerdì mattina quando sono ufficialmente in comune. I concittadini mi trovano a casa, sul lavoro, a messa, alla bocciofila, anche in giro per il paese.

C’è anche una lista di “broadcast” in whatsapp per avvertire gli iscritti in caso di urgenze ed emergenze, con l’avviso di avvertire i vicini che non utilizzano queste moderne tecnologie.

Facciamo le affissioni, ma la gente ha perso l’abitudine di leggerle.

Poi abbiamo il parroco che comunica molto volentieri alla messa della domenica le notizie che gli arrivano dal comune. Ci tiene anche a collaborare con noi. 

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no?  Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Soddisfatta si. Penso di avere dato qualcosina in questi anni per il bene del paese. Ovviamente c’è ancora tanto da fare, ma con le condizioni attuali in cui lavoriamo si fa quello che si può.

Non è che ho la smania di continuare a fare la sindaca, se lo farò mi impegnerò di riuscire a creare un gruppo di giovani da avviare ad occuparsi del bene del paese.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Penso di non avere nulla da insegnare, semmai imparo dagli altri.

L’importante è colloquiare con le persone, anche con quelle che non appaiono simpatiche o che ti parlano di problemi loro per i quali non è possibile un intervento del comune.

Poi bisogna avere delle buone relazioni con gli Enti che affiancano i comuni e quelli superiori (Provincia Regione Stato).

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Più fondi e meno vincoli. Ci dovrebbero consentire di essere più liberi nella scelta dei progetti da realizzare. Ci vorrebbe più sostegno da parte di Stato e Regione.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

Negli ultimi anni ci sono dei periodi in cui avvengono furti nelle case.

Abbiamo installato le telecamere che controllano le vie d’ingresso del paese e anche davanti all’ufficio postale. (Vicino a questo edificio si trova il Centro Estivo e il “ristorantino). Da quando abbiamo installato le telecamere il tutto sembra diventato più tranquillo.

Vorrei aderire al “Controllo del Vicinato” suggerito dalla Prefettura, qualche cosa di simile lo abbiamo già in corso.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

Abbiamo i servizi assistenziali tramite il CISA di Nizza, ma qui in paese c’è una rete di aiuto solidale fra tutti i cittadini. Qualche problema, limitato, di tipo economico, in questo caso si cerca di dare una mano alla famiglia toccata. Ma non abbiamo grandi problemi.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?

Abbiamo il gruppo della Terza Età che si raduna una volta al mese (o due).

C’è anche un’associazione di mamme che si occupano del Centro Estivo. Questi due gruppi interagiscono, mettere insieme anziani e bambini è una gran bella cosa.

Abbiamo un piccolo Gruppo Alpini.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Lasciare in mano ai giovani del paese la conduzione amministrativa. Devono avere voglia di fare, devono sapere che l’impegno di condurre il paese è un impegno forte che dura almeno 5 anni 24 ore su 24!!!!

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Si ringrazia per il sostegno al Progetto 118 Sindaci

Il Progetto 118 Sindaci gode del Patrocinio della Provincia di Asti

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