Speciale 118 Sindaci: intervista a Stefano Reggio, sindaco di Bubbio

118 Sindaci: incontriamo Stefano Reggio, sindaco di Bubbio.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?

Assolutamente no. Anche da giovane non ci ho mai pensato, ero in giro per studio e per lavoro.

Com’è nata la Sua candidatura a sindaco?

Ero già stato Presidente della locale Pro Loco. Abbiamo sentito la necessità di un cambiamento e ci siamo detti: Proviamoci e sono stato proposto come Sindaco e sono stato eletto. Però devo dire che il paese è sempre stato molto unito e anche col sindaco precedente c’è sempre stato un buon rapporto e mi ha anche aiutato ad entrare nel ruolo.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

Ero Presidente della Pro Loco. Poi facevo parte della squadra di Antincendio Boschivo e di quella della Protezione Civile.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

Cosa facciamo adesso? In realtà non pensavo che la nostra lista avesse successo e poi c’è andato qualche mese per rendermi conto del tutto.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

L’alluvione del 1994 ma anche quelle successive. Purtroppo è una cosa che si ripete. Abbiamo vicino all’alveo del fiume un’azienda che produce acciaio. Siamo sempre corsi, anche come volontari ad aiutare a riparare velocemente i danni, e come Comune a cercare di prevenirli. Si tratta dell’unica azienda industriale presente sul nostro territorio e da lavoro a 130 famiglie.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Strutture e servizi pubblici (es. scuole).

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

La creazione del Poliambulatorio e del Centro Anziani. Qui in paese abbiamo il Distretto Sanitario quindi diamo servizi per gli anziani anche ai comuni limitrofi.
La sede si trova nel nuovo edificio di proprietà del comune che lo da in uso gratuito alla ASL.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Contatti diretti sempre e con tutti. Tutte la mattine, prima di raggiungere il luogo dove ho la mia attività, passo in Comune. Poi abbiamo attivato, per le emergenze e le notizie importanti, la messaggeria telefonica. Ci sono già 380 famiglie collegate.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no? Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Si sono soddisfatto. Ho il problema di trovare continuità nelle prossime elezioni. Se mi chiedono di continuare potrei anche farlo, ma non si tratta di un problema personale. Vedremo.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Andando nel pratico, sono riuscito, comprando un mezzo (camion) ad utilizzare la locale Protezione Civile per sgomberare le strade dalla neve (e qui di neve ne cade) risparmiando una buona somma di denaro dai costi del comune.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Di utilizzare l’avanzo di bilancio (siamo un comune virtuoso). L’attuale blocco per legge non ci permette di risolvere le cose urgenti e improvvise.
Di poter utilizzare i dipendenti comunali anche in modo diverso (ma la legge ci blocca ogni iniziativa) ma anche di avere un ottimo rapporto con gli stessi.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

Abbiamo in paese la stazione dei carabinieri (tra l’altro sotto organico) che sono molto presenti sul territorio. Abbiamo aderito al “Controllo del Vicinato”.
Abbiamo già una squadra di volontari che collaborano con Carabinieri e Protezione Civile.
Abbiamo già installato delle telecamere e ne installeremo delle altre.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

I bisogni sono più o meno sempre gli stessi. Più che altro i problemi sono relativi alla popolazione anziana, che questa nuova struttura ci aiuterà a risolvere, tipo ospitare anziani quando c’è la neve (ora alcuni rimangono a casa isolati per qualche tempo).
Poi c’è da dire che il Distretto Sanitario funziona bene.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?

La Pro Loco, la squadra I.B. (incendi boschivi) SOMS (Società Operaia di Mutuo Soccorso), l’AVIS, che funziona molto bene, Il Pallone Elastico.
I rapporti fra le diverse associazioni sono eccellenti. Si aiutano fra loro anche finanziariamente.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Nel cassetto no. E’ già realizzato ma necessita ancora di supporto finanziario per chiuderlo definitivamente. E’ il già citato “Centro Anziani”.
Questo era un sogno, ormai quasi diventato realtà.

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