Le Rubriche di ATNews - Speciale 118 Sindaci

Speciale 118 Sindaci: Intervista a Sergio Primosig, Sindaco di Cassinasco

118 Sindaci: incontriamo Sergio Primosig, Sindaco di Cassinasco.

Da bambino aveva mai immaginato di diventare sindaco?

No. Non ci pensavo nemmeno.

Com’è nata la Sua candidatura a sindaco?

Nel 1995 da un gruppo di amici con i quali si giocava a calcio qui in paese. Abbiamo costituito un gruppo e abbiamo deciso di partecipare alle elezioni ed io fui scelto, dagli altri, di candidarmi a sindaco. L’amministrazione precedente non si ripresentò, per cui ci fu una sola lista, la nostra.

Aveva già qualche esperienza di tipo amministrativo o comunque nel settore pubblico?

No.

Quale è stato il suo primo pensiero nel momento che ha capito di essere stato eletto?

Mi chiedevo se sarei stato in grado di fare il sindaco, visto che non potevo neanche contare sull’aiuto della amministrazione precedente.

Quale è stato (o è) l’impegno più complesso che in questa carica ha dovuto affrontare?

I problemi relativi alla “nostra” scuola elementare. Purtroppo si è dovuta chiudere. Oggi i bambini vanno a Canelli (tranne 2 a Bubbio). Abbiamo organizzato il loro trasporto. Ma mi è spiaciuto molto, avrei voluto averla in paese la “nostra” scuola elementare.

A quale tipologia di materia o argomento deve dedicare più tempo?

Sicuramente nel seguire tutta l’attività dell’ufficio tecnico ed alla programmazione dei lavori pubblici. In questa attività sono anche Responsabile Unico dei Procedimenti (RUP) devo firmare e prendermi la responsabilità di tutto.

Fino ad oggi, quale è stato l’atto da Lei compiuto in carica, che Le ha dato più soddisfazione?

La realizzazione del Centro Sportivo, la realizzazione del campo di calcio. E poi tutte le opere di abbellimento del paese, compreso l’abbattimento di un rudere che c’era all’ingresso del paese, e che non forniva certo un buon biglietto da visita.

In che modo (o in quali modi) comunica con i concittadini?

Invio lettere a casa alle famiglie, ma io sono sovente in comune e ricevo chiunque vuole parlarmi. I colloqui al bar sono la cosa più frequente e fruttifera. Poi abbiamo il giornale “Langa Astigiana”, whatsapp per alcuni gruppi, il sito internet del comune, e gli avvisi esposti alle bacheche.

Soddisfatto di come porta avanti il suo incarico o no? Si augura di poter continuare per altri mandati amministrativi?

Si, abbastanza soddisfatto. C’è ancora un mandato che potrei fare, e non mi dispiacerebbe andare avanti per portare a termine alcuni progetti che abbiamo in corso.

Quali accorgimenti, che lei ha attuato, consiglierebbe ai colleghi per rendere l’azione del sindaco più efficace?

Consiglio, a tutti i colleghi, di partecipare alle riunioni convocate da Provincia e Regione. Vedo che molti colleghi non le frequentano. Avevo già percepito questo problema, quando fui Presidente della vecchia Comunità Montana, e alle riunioni i sindaci presenti non erano mai più di due o tre sui quindici comuni aderenti.

Di cosa avrebbe bisogno un sindaco per fare funzionare meglio la macchina comunale?

Di un ufficio tecnico funzionante e ben addestrato ad utilizzare tutte le vie informatiche attuali e capace di adeguarsi a quelle nuove.
Altrimenti è difficile fare qualche cosa.

Il problema sicurezza, nel suo Comune come è percepito dai cittadini? Cosa viene fatto e cosa, eventualmente, si dovrebbe fare di più.

Ci sono stati alcuni casi di furti nelle case. Avvengono specialmente durante il periodo della vendemmia quando tutto il paese è al lavoro nei campi.
Abbiamo già installato 6 telecamere e ne stiamo mettendo altre 2 all’ingresso del paese.
Abbiamo i carabinieri (che hanno la stazione a Canelli) che girano sulle nostre strade, ma il territorio è grande per essere presenti dappertutto.
Abbiamo una convenzione con i vigili di Bossolasco (che operano anche Santo Stefano Belbo) ma i loro servizi sono limitati solo alla circolazione stradale.

Sono aumentati negli ultimi anni i bisogni sociali della popolazione? Di che tipo? Cosa si può fare per affrontarli meglio?

No, ritengo che siano rimasti sempre gli stessi. Fortunatamente non abbiamo casi di vera povertà. C’è qualche problema relativo agli anziani, ma sono casi alquanto limitati.
Come assistenza abbiamo il CISA Asti Sud che interviene quando necessario. Poi abbiamo un accordo con la Croce Rossa di Canelli per eventuali trasporti di persone che necessitano di particolare assistenza.

Ci sono organizzazioni di volontariato nel suo Comune? Collaborano con il Comune? Se si, in che modo?

C’è il Circolo Ricreativo Bruno Gibelli (in ricordo di un ex dipendente comunale) nato nel 1993 quando in paese non vi era più neanche un bar. Nel tempo il Circolo Ricreativo si è sostituito alla Pro Loco e opera come se lo fosse. Tutti gli associati collaborano col comune in accordo e i risultati sono notevoli.

Ha ancora un sogno o un progetto tutt’ora nel cassetto, che vorrebbe poter realizzare?

Ne ho due. Il primo è di continuare ad avere la possibilità di abbellire il paese (ora specialmente la parte che guarda Canelli abbisognerebbe di un buon restauro). Il secondo, è che vorrei creare una squadra di giovani alla quale il paese si possa affidare in futuro, quando noi avremo fatto il nostro tempo.

*************************************

Si ringrazia per il sostegno al Progetto 118 Sindaci

Il Progetto 118 Sindaci gode del Patrocinio della Provincia di Asti

e della Prefettura di Asti