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Gianfranco Capoccia: ”La bellezza del paesaggio preservata da un’agricoltura d’avanguardia” fotogallery video

Continua il nostro viaggio per “Comunicare la Bellezza: Narrazione Digitale di Langhe-Roero e Monferrato”: questa volta siamo a Serralunga, nel cuore della Langa del Barolo, in un borgo dalla storia speciale.

Il primo approfondimento sul rapporto di questo splendido paese e i Paesaggi vitivinicoli in cui è immersa lo facciamo con il Sindaco, Gianfranco Capoccia.

Gianfranco Capoccia: ”La bellezza del paesaggio preservata da un’agricoltura d’avanguardia”

di Claudia Solaro

Salendo a Serralunga d’Alba ci si immerge nel cuore della Langa del Barolo e, una volta raggiunto il centro, con la sua storia speciale legata al Castello che vi faremo conoscere in un altro approfondimento, la vista si perde tra distese immense di vigneti.

La sinergia tra uomo e natura è così forte, ma come si è arrivati fino a qui?

“La cura del territorio passa soprattutto attraverso l’agricoltura e grazie ai mezzi d’avanguardia che sono stati adottati dagli agricoltori e dai viticoltori di Serralunga, possiamo godere di un paesaggio così ben curato, cosa impensabile quando si doveva lavorare esclusivamente a mano.

Mezzi come le cimatrici o come le trince sono delle innovazioni introdotte da persone che ci hanno creduto anche in momenti non semplici, il loro coraggio ha regalato ai nostri paesaggi una grandissima bellezza ma ha aiutato anche a tenere il vitigno pulito.”

Innovazioni che non hanno portato solo alla bellezza che possiamo apprezzare guardandoci intorno, ma anche un nuovo approccio verso una migliore qualità del vino.

“Si, in questo modo, introducendo questi tipi di meccanismi impensabili fino a 30 anni fa, si è potuto arrivare ad una riduzione delle malattie delle viti, all’aumento del prodotto e della sua qualità con una buona resa dalle vigne.

Non dimentichiamo poi il quasi totale abbandono dei diserbanti e dei disseccanti: tutti i metodi che sono stati eliminati negli ultimi anni per andare verso il biologico. Anche in questo caso, il risultato è stato duplice: la riduzione degli agenti inquinanti e l’intervento sulla bellezza del panorama eliminando le strisce gialle e secche causate dall’uso di sostanze che aggredivano l’ambiente.

Il biologico è diventato un fiore all’occhiello del nostro paese: le vendite sono aumentate dal 20 al 30% perché la gente ha capito che il prodotto è buono e che è da comprare.”

Quindi, un’economia basata esclusivamente sul vino che è in forte evoluzione a Serralunga d’Alba.

“Certamente. È anche importante sottolineare che negli ultimi vent’anni le amministrazioni locali sono stati giovani e anche loro hanno capito l’importanza di poter dare la possibilità alle aziende vitivinicole di espandersi.”

In tal senso, hanno avuto conseguenze i vincoli imposti dal riconoscimento per mantenere la bellezza dei Paesaggi vitivinicoli patrimonio dell’umanità?

“Per quanto concerne i vincoli dettati dall’Unesco potrebbero al limite rallentare una costruzione del “mattone” ma per quanto riguarda l’agricoltura non possono che portare del bene. L’aumento del turismo, negli ultimi 2-3 anni, non ha fatto che migliorare la situazione.

Dopotutto, siamo in una realtà preparata a questo. Non possiamo dimenticare le eccellenze della media e bassa Langa: i ristoranti e le cantine, che adesso vengono curate a tal punto che è stato cambiato proprio il sistema di gestione. La gente lo ha capito e lo apprezza.

Già solo 30 anni fa potevano sognarlo un’adeguata sala degustazione, oggi invece le cantine sono tutte dotate di un piccolo spaccio, di una piccola bottega: è stato un cambiamento radicale del modo di pensare che si è rivelata la carta vincente.

Da non dimenticare poi che negli ultimi 15 anni sono aumentati i giovani che si dedicano all’agricoltura: hanno capito che chi ha una giornata di vitigno di Nebbiolo da Barolo ha una risorsa non da poco e quindi non lasciano più la campagna, anzi stanno ritornando.

Inoltre a Serralunga c’è stata un’esplosione di ristoranti e di piccoli alberghi: ci sono circa 250 posti letto in paese. Si può dire che la Langa è stata proprio presa di mira dal turismo: per quanto riguarda il mio paese, Fontanafredda senza togliere nulla a tutte le altre aziende, è il fiore all’occhiello.”

Eravate quindi pronti ad affrontare i risvolti del riconoscimento.

“Bisogna ammettere che alcuni amministratori, quando è arrivata la notizia della riconoscimento da parte dell’Unesco hanno avuto paura di quello che avrebbe potuto essere: si temeva potesse diventare un’arma a doppio taglio invece ha portato solo benefici.”

Com’è la situazione delle infrastrutture a Serralunga d’Alba?

“Nel nostro comune abbiamo una viabilità discreta, il problema grosso è quello dei parcheggi: noi avremmo i soldi e anche individuato due aree per costruire nuovi parcheggi, uno per 38 auto ed un altro riservato ai pullman con 4 posti, però per il patto di stabilità non possiamo spenderli per fare questo intervento e la cosa rappresenta un grosso problema.

Non possiamo effettuare i grandi lavori solo con gli oneri ordinari che ci arrivano tutti gli anni: il comune di Serralunga avrebbe un avanzo da investire ma non può utilizzarlo. Questo è il controsenso delle nostre regole: in questo momento, bisogna dirlo, lo Stato non sta aiutando i piccoli Comuni, purtroppo.”

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Il Progetto “Comunicare la Bellezza: Narrazione Digitale dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato” è realizzato grazie al contributo di:

Regione Piemonte

Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato

Cooperativa della Rava e della Fava

Il Progetto ha ricevuto il Patrocinio di:

Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato

Comune di Asti

Comune di Nizza Monferrato

Comune di Vaglio Serra

Provincia di Asti