Asti, da sabato 7 luglio al via i saldi estivi

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E’ incominciato il conto alla rovescia per i Saldi estivi. Anche ad Asti sabato 7 luglio inizierà la tanto attesa “svendita” di fine stagione che accontenta i consumatori e darà ai commercianti una piccola boccata d’ossigeno .

I saldi potranno protrarsi per un periodo massimo di otto settimane, anche non continuative.

I negozi non devono fare nessuna comunicazione preventiva al Comune, basta esporre, in luogo ben visibile per il pubblico, una informativa per i consumatori  contenente le date di effettivo svolgimento della vendita dei prodotti posti in saldo.

I saldi: cosa prevede la legge
Per legge deve essere sempre esposto lo sconto espresso in percentuale che viene applicato sul prezzo normale di vendita.

Nei 30 giorni che precedono la data di inizio delle vendite di fine stagione  non è consentito lo svolgimento delle vendite promozionali aventi ad oggetto articoli di carattere stagionale o di moda.
Nelle vendite di liquidazione e di fine stagione nonché nelle vendite promozionali o nella relativa pubblicità è vietato l’uso della dizione vendite fallimentari, oppure riferimento a fallimento, procedure fallimentari, esecutive, individuali o concorsuali e simili, anche come termine di paragone.

I saldi riguardano solo la merce di stagione, va esposto il cartellino con il “doppio prezzo”, vanno accettati tutti i tipi di pagamento e la merce difettosa deve essere cambiata.

Sulla questione saldi intervengno Claudio Bruno, direttore di Confcommercio e il Presidente di Federmoda Italia, Dino Penna. Secondo loro è necessaria una riforma strutturale che tenga conto della fiscalità e che consideri questo settore interconnesso allo sviluppo cittadino.

“I saldi hanno ormai perso quell’appeal degli anni passati perché le “vendite scontate” , un po per necessità in pò per una concorrenza esasperata , le troviamo tutto l’anno e senza contare di quelle fatte on-line a prezzi super ribassati , una vera piaga per le attività commerciali.”

“Sono molti, purtroppo , i fattori che incidono negativamente sui saldi, una informazione poco chiara , una pubblicità ingannevole o la contraffazione che generano fatturati per milioni di euro ed una erosione ed evasione fiscale di grande rilevanza , per non dire della sicureza ambientale fenomeni e situazioni che Confcommercio denuncia da anni”.

Sul rispetto delle regole arriva anche un  invito a Comune e Polizia municipale: “Noi crediamo che debba essere garantito prima di tutto il rispetto delle regole e della normativa che disciplina attualmente le vendite scontate in attesa di poterle modificare, per questo chiediamo anche la collaborazione degli organi preposti al controllo , mi riferisco al Comune ed ai Vigili Urbani” conclude Penna

Per ulteriori informazioni o chiarimenti gli Uffici della Confcommercio di Asti sono a disposizione al telefono 0141 535711

 

 

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