Lettere al direttore

“Il nuovo regolamento dei Campi Nomadi? Tanto rumore per nulla”

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Riceviamo e pubblichiamo.

“Tanto rumore per nulla. Assistere all’VII Commissione Consiliare che si è svolta Martedì 8 Maggio, avente per tema il nuovo Regolamento dei Campi Nomadi mi ha portato alla mente Shakespeare, anche se, il personaggio di riferimento avrebbe dovuto essere l’Uomo Ragno, viste le spettacolari “arrampicate sugli specchi” che ha inscenato l’Assessore Coppo per dimostrare la concretezza di un provvedimento che non ne ha molta.

Sembrano così lontani i tempi in cui leggevo in un comunicato Stampa a Sua firma “provvederemo direttamente con le norme già in essere” eppure, era solo il primo Dicembre 2016. E’ passato un anno dall’elezione dell’attuale Giunta e non si sono visti provvedimenti presi direttamente con le norme già in essere ma, si è sentito il bisogno di un nuovo Regolamento.

Un Regolamento nato sulla base del precedente, con delle scopiazzature da quello messo in atto a Torino dalla Sindaca Appendino, come ammesso dallo stesso relatore: ad esempio il massimo dell’ISEE a Torino per avere i requisiti per stare nel Campo è di 20.000 euro, loro lo han copiato, ma sono più “duri”: massimo 15.000.

Un regolamento che non porta all’obbiettivo previsto del 31 Maggio 2020 della chiusura dei Campi Nomadi, in quanto lo stesso Coppo la bolla come “data indicativa”. Un Regolamento la cui unica novità vera è l’installazione di un contatore acqua e luce unico, cui tutti dovranno attingere con allacci e contratti privati. Il Comune si farà carico solo della fornitura comune e tutti si arrangeranno con diversi gestori per attingere alle utenze privati. Peccato che questa manovra, che tutti sanno inutile in quanto se acqua per docce, lavatoi e servizi igienici sono comuni, ben poca ne rimane di privata, avrà un costo di istallazione (reale ed immediato) di circa 40.000 euro a carico del Comune, a fronte di un risparmio su bollette non pagate (presunto e non si sa in quanti anni) di 100.000 euro.

Poi, ho sentito sciocchezze come quella dell’allontanamento dai Campi Nomadi di tutto il Nucleo Familiare se uno solo di loro delinque: è come se io rubo ed andiamo in galera sia io, che mia moglie e mio figlio e tutti quelli che vivono con me. Magari pure il mio vicino.

Ho sentito ingiustizie come quella dell’allontanamento dai Campi Nomadi se non si ottempera all’obbligo scolastico, dimenticando che oltre che un obbligo, questo è un Diritto e, cacciando tutta la famiglia non si aiuta il minore a frequentare la Scuola. Anzi.

Ho sentito ridicolaggini come quella di non far accedere le auto ed i mezzi, di notte all’interno del Campo, per dare modo alle Forze dell’Ordine di procedere a verifiche sui mezzi incustoditi all’esterno. Come se i Carabinieri o la Polizia per controllare un Camion di Zingari debbano aver bisogno che questi dormano e non lo facciano invece quotidianamente. Alla luce del Sole.
Purtroppo, però, non ho sentito nessuna misura o azione preventivata per la lotta all’abuso edilizio presente nei Campi Nomadi. Non ho sentito nessuno che ha parlato di abbattere le casette costruite abusivamente. Sanzione peraltro già prevista e, mai attuata dalla nuova amministrazione (dalla vecchia si)

Non ho sentito parlare di mediatori culturali che possano accompagnare persone di un’etnia e di una cultura diversa verso l’integrazione ed al superamento del loro Campo, previsto, ricordo, tra due anni (ma, ripeto, secondo Coppo, quella è una data fittizia).

Non ho sentito parlare di cosa voglia dire “allontanamento”. Verranno messi in case del Comune? Verranno messi in case popolari? Verranno mandati via con i criteri dell’ATC, ossia dopo tre mesi di mancato pagamento gli si proporrà un piano di rientro che non saranno in grado di rispettare e che, quindi, non rispetteranno? Verranno previsti dei rimpatrii assistiti sapendo che i Sinti sono italiani, addirittura più “piemontesi” di molti altri astigiani, ed i Rom sono un’etnia protetta dalla Corte Europea? Verranno semplicementi allontanati dal Campo con la forza per poi ritrovarli sparpagliati in mille micro-campi sotto ogni ponte della nostra città? Sinceramente non l’ho capito.

Sono però certo che il superamento dei Campi Nomadi non sia un problema di facile soluzione così come presentato in Campagna Elettorale e, non invidio l’attuale Giunta che, sempre in Campagna Elettorale, ha promesso di saperlo fare.”

 

Paolo Viarengo

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