I racconti di quattro studentesse del CPIA di Canelli nel volume 2018 del Concorso nazionale Lingua Madre

Anche quest’anno il Centro Provinciale Istruzione Adulti (CPIA) di Asti ha partecipato al Concorso letterario nazionale Lingua Madre e quindi alla premiazione della XIII edizione avvenuta lunedì 14 maggio 2018 al Salone Internazionale del Libro di Torino, dove le autrici vincitrici si sono alternate sul palco accompagnate dai Sindaci delle città italiane di residenza e dalle Rappresentanze diplomatiche dei Paesi d’origine.

In platea e poi sul palco per la foto al temine della cerimonia le autrici straniere e italiane dei racconti selezionati per la pubblicazione.
Ogni anno le allieve della sede di Canelli del CPIA scrivono la loro esperienza di vita per il Concorso Nazionale Lingua Madre e affrontano temi quali le pari opportunità, le migrazioni, le diversità culturali.

Secondo la docente Francesca Tabusso, curatrice dei testi per il Concorso, mettersi in gioco personalmente, raccontandosi in italiano lingua seconda, costituisce un ottimo esercizio di scrittura e riflessione per tutta la classe.

Quest’anno i racconti di quattro studentesse saranno pubblicati nel volume “Lingua Madre Duemiladiciotto – Racconti di donne straniere in Italia” (Edizioni Seb27).

Dzhamiliat Abdulaeva Magomedova (“Pace, finalmente”), 35 anni, è nata a Gubin, nella Repubblica del Daghestan. È cittadina russa ma parla l’avaro come lingua madre. Laureata in “Management e Informatica in sistemi tecnici”, dopo vari lavori viene assunta come direttrice
esecutiva di un’importante rivista. Consegue poi una seconda laurea in giurisprudenza. A causa dei conflitti politici nel suo Paese, si è trasferita in Italia e ora vive da circa un anno a Moasca (AT) con i suoi due figli e suo marito. Frequenta il CPIA di Canelli (AT) per il conseguimento della licenza media.

Saira Afzal (“Grazie all’Italia e Grazie a Dio!”) ha trent’anni e viene dal Pakistan. Ha affrontato un viaggio lungo e pericoloso per trovare in Italia la libertà che, come donna, le sarebbe mancata nel suo Paese. Ora frequenta il corso per la licenza media al CPIA di Canelli (AT). Le piace la scuola e in Italia vuole continuare a studiare. Il suo desiderio per il futuro è formarsi professionalmente per diventare cuoca e aprire un suo ristorante etnico.

Liljana Anakievska (“Amabili incomprensioni”), 24 anni fa è partita dal suo Paese per raggiungere il marito che lavorava in Italia da qualche anno e qui si è fermata, impegnandosi in un albergoristorante vicino a Canelli. Ha lavorato anche nelle vigne che circondano le colline del Sud Astigiano. Ma il suo sogno è fare la badante. Per questo va a scuola, perché la terza media le è necessaria per accedere al corso di formazione per operatore socio sanitario. Forse quando il marito sarà in pensione –fra qualche anno- torneranno in Macedonia, ma sono ancora incerti.

Emilija Lazarova (“Nuova lingua, nuova casa”), proviene da una piccola località della Macedonia. Nel suo Paese è rimasta fino al termine del Liceo. Ricorda con nostalgia la sua gioventù, fatta di studio coscienzioso, ma anche piena di amicizie, passeggiate, sport. In Italia è stata catapultata nella vita matura e ha trovato un lavoro. Si è scontrata con difficoltà linguistiche ma ha saputo superarle e farsi nuovi amici. Ora la sua azienda ha chiuso. Emilija va a scuola e spera di tornare a lavorare al più presto.

L’anno scorso è stato pubblicato il racconto “Lingue sorelle” di Lamiae Zriouaa. Nel 2016 sono state ben tre le studentesse del CPIA premiate e due le allieve nei due anni precedenti. Tutti i loro racconti si trovano nella raccolta antologica ufficiale del concorso, pubblicata ogni anno.

Nella foto di concorsolinguamadre.it la premiazione dell’edizione 2018.