Avviato il Progetto Indigena: a Costigliole d’Asti il prossimo appuntamento della scuola internazionale del vino

 

Non è solo un evento, ma un vero e proprio corso intensivo di una settimana, a cui seguirà un esame severo.

Questo è il Progetto INDIGENA, fortemente voluto da Ian D’Agata, scrittore di vino e food internazionale e guru degli studi sui vitigni autoctoni italiani, autore di Native Wine Grapes of Italy, edito dalla Univesity of California Press e testo di riferimento ai vitigni autoctoni italiani in tutto il mondo.

Il corso ha avuto il su avvio al castello di Barolo la scorsa settimana e si trasferirà al Castello di Costigliole d’Asti, dove dal 9 all’11 Maggio professionisti e studenti avranno modo di scoprire la ricchezza dei vitigni e dei vini del Monferrato e alcune tra le più importanti eccellenze gastronomiche della Regione, primi tra tutti i formaggi tradizionali piemontesi, grazie alla partecipazione di Assopiemonte. Il Corso si chiuderà, il venerdì, con un esame scritto ed eventualmente anche orale (solo per chi consegue il punteggio di 75/100 allo scritto) e una cerimonia di consegna degli attestati: un momento conviviale e di festa per concludere un intenso percorso di didattica, scoperta e condivisione.

“A maggio Barolo, Costigliole d’Asti e il Piemonte diventeranno centro di discussione e confronto internazionale sull’‘autoctonicità dei vitigni, del vino, dei prodotti gastronomici e la preparazione del cibo, il collegamento e la connessione di uno specifico prodotto e vitigno con il suo territorio d’origine e tradizione e l’importanza del suo studio in relazione anche e soprattutto al contesto di produzione. L’obiettivo è quello di creare il primo evento internazionale dedicato ai vitigni autoctoni e un corso sulla filosofia, i principi e la pratica che sono alla base delle varietà viticole, dei prodotti e dell’enogastronomia del Piemonte.”

E sono circa 30 i giovani professionisti che, dai cinque continenti hanno risposto positivamente alla prima tappa del nuovo progetto di Ian D’Agata, accettando di sostenere a proprie spese voli anche molto onerosi per venire a formarsi sui grandi vitigni autoctoni e i prodotti food locali, per incontrare i produttori e vedere coi propri occhi le vigne e le cantine dove si producono i grandi vini piemontesi. Si tratta di professionisti del settore, sommelier emergenti di ristoranti importanti nel mondo, giornalisti e blogger in cerca di nuove prospettive e giovani importatori che lavorano nei loro paesi alla promozione e alla vendita dei prodotti vinicoli e food del Made in Italy. Giovani esperti che hanno bisogno di ricevere gli strumenti necessari allo storytelling dei grandi prodotti agricoli italiani, per poter affascinare i loro clienti a decine di migliaia di chilometri di distanza e proporne così la conoscenza e l’acquisto nei loro paesi.

Commenta Filippo Mobrici, Presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato e anche Presidente di ‘Piemonte Land Of Perfection’, Consorzio che raggruppa e tutela le diverse denominazioni piemontesi: “Con questo ambizioso progetto guardiamo al futuro e puntiamo a formare i futuri influencer internazionali del vino, gli ambasciatori delle nostre produzioni che, nel tempo, si faranno promotori all’estero delle nostre denominazioni. Ci rivolgiamo a sommelier emergenti, alle nuove generazioni di professionisti del wine market, delle public relations e importatori, perché saranno loro a far degustare e divulgare i grandi e nobili vini del Monferrato. Formeremo gli operatori esteri e nazionali per traghettare le nostre produzioni autoctone nel futuro dei mercati internazionali”.

L’evento Indigena è partito il 3 e 4 Maggio 2018 e ha visto accorrere in Piemonte non solo gli studenti del corso, ma anche e soprattutto prestigiosi esperti wine&food,impegnati in convegni, conferenze e degustazioni didattiche dedicate alle diverse varietà autoctone di uva piemontese, e dei vini che ne derivano. Con i produttori piemontesi sono arrivati, ospiti di un gemellaggio, anche produttori stranieri che si sono “innamorati” di vini prodotti da uve autoctone italiane, hanno cominciato a coltivare queste uve nei loro paesi, e hanno deciso di approfondire sempre di più la conoscenza del Piemonte e della sua ricchezza enogastronomica. Ospiti da USA, Sud Africa, Canada, Australia, Cina e da tutta Europa che si incontrano in Piemonte per studiare e confrontarsi tra loro, con l’obiettivo di instaurare un rapporto di legame e di “appartenenza” con il Paese d’origine, il Piemonte, attraverso un momento di dialogo, confronto e didattica.

Tra le guest star della manifestazione, grandi nomi di produttori Alsaziani, quali Mathieu Deiss, del Domaine Marcel Deiss, protagonisti della tradizione e del futuro di un altro grande autoctono europeo, il Riesling, che hanno tenuto il 4 Maggio scorso una conferenza sulle espressioni del vino nei diversi terroirs, cui è seguita una degustazione gemellata dei loro grandi bianchi e dei rossi piemontesi.

Il week-end del 5 e 6 Maggio invece è stato dedicato alla denominazione Barolo, il cui paese e l’area di denominazione ha ospitato la prima metà di Corso. Sabato 5 Maggio si è svolta una giornata intera di degustazioni curate dallo stesso D’Agata, dedicate ai professionisti internazionali, mentre domenica 6 maggio il pubblico appassionato ha condiviso l’esperienza grazie a un walk-around tasting panoramico su alcuni dei più importanti crus di Barolo, allestito nel nuovo spazio Agrilab – Wine Tasting Tour nel cortile del Castello di Barolo.

Il Centro Studi Indigena è un primo esperimento che mira a creare un progetto permanente lungo tutto il corso dell’anno nelle due sedi di Costigliole d’Asti e di Barolo, con un obiettivo preciso:dare vita a un programma professionalizzante di altissimo livello per sommelier, importatori e agenti del settore enogastronomico, PR del food&wine, educatori, blogger e giornalisti, manager e direttori di catene e ristoranti. Un progetto che nasce dalla richiesta e dall’interesse di queste importanti figure professionali internazionali, che vogliono ricevere una formazione completa e variegata del Piemonte e delle sue eccellenze enogastronomiche, con lezioni in classe, analisi di casi studio, degustazione di vini e di prodotti alimentari caratteristici,e visite sul territorio. Professori del corso, Ian D’Agata stesso, ma anche relatori universitari e professionisti del mondo del vino riconosciuti internazionalmente come esperti nel loro specifico settore di competenza (produttori, enologi, ricercatori universitari, etc.) scelti di volta in volta in base alle realtà in questione e alle tematiche affrontate.