Lettere al direttore

La CISL FP sull’aggressione al parcheggio dell’Ospedale di Asti “Evitare questi fenomeni si può”

Riceviamo e pubblichiamo.

Il grave episodio dell’aggressione all’infermiera avvenuta nel parcheggio dell’ospedale di Asti deve fare riflettere. Ed è solo l’ultimo di una serie di fatti avvenuti in edifici pubblici (prima di questo ricordiamo da ultimi il furto di oggetti nella palestra di una scuola la settimana scorsa e il furto della cassaforte della casa di riposo “Città di Asti”).

Un ufficio pubblico dove non c’è sicurezza è un pericolo non solo per chi ci lavora ma anche per tutti quelli che lo frequentano, pazienti e visitatori, e un eventuale giustificazione sulla scarsezza di risorse economiche per mettere in sicurezza e controllare questi spazi non si può considerare una ragione valida.

Per tornare al “caso del giorno”, il parcheggio è di proprietà dell’ASL, un’azienda che è autonoma sia dal punto di vista organizzativo che da quello amministrativo e patrimoniale, ed è difficile immaginare che questa non sia in grado di reperire nel proprio bilancio quanto necessario alla sicurezza dei propri dipendenti e assistiti.

Con un pizzico di cinismo va anche detto che queste spese poi potrebbero addirittura essere considerate come un investimento per l’ASL, laddove si pensi che servono a scongiurare eventi delittuosi che potrebbero far si che le persone finiscano per diventare pazienti dell’ospedale (con il conseguente aggravio di spesa per la stessa sanità pubblica).

Evitare questi fenomeni si può (oltre che si deve…)!

Esiste la possibilità di ricorrere a dei fondi europei che consentirebbero di mettere in atto efficaci misure di prevenzione della criminalità, riducendo i rischi per la popolazione e i costi per gli enti pubblici.

La CISL FP è sempre stata attenta a coniugare la tutela dei dipendenti pubblici con l’interesse della collettività e da oggi lancia alle Istituzioni astigiani una sfida: riuniamoci (amministrazioni pubbliche e parti sociali) attorno ad un tavolo, per fare il punto della situazione della sicurezza dei nostri uffici e creare una rete dove si possano mettere insieme le buone pratiche e le professionalità per concorrere ai bandi europei.

Per il bene della città è giunto il momento di mettere da parte le diffidenze reciproche e/o le appartenenze politiche e collaborare affinché il territorio astigiano, possa diventare un esempio per il Piemonte ed il resto d’Italia.

Salvatore Bullara
Commissario
CISL FP ALESSANDRIA – AST