Asti, riaperti 26 pozzi a San Fedele per uso irriguo

Con un'ordinanza del sindaco Fabrizio Brignolo sono stati riaperti, per uso irriguo, ventisei pozzi nella zona di San Fedele, nei quali si è registrato un miglioramento nel quantitativo di solventi clorurati, rispetto ai rilevamenti effettuati lo scorso anno.

Più informazioni su

Contemporaneamente sono stati invece chiusi due pozzi nei quali le concentrazioni di solventi clorurati sono al contrario aumentate.

L’ordinanza è stata assunta dopo una campagna di monitoraggio operata dall’Arpa e dopo che i risultati della medesima sono stati esaminati da un apposito tavolo tecnico cui hanno partecipato comune e Asl. La interdizione di numerosi pozzi anche all’uso irriguo era stata disposta lo scorso anno anche a scopo cautelativo, in vista della bonifica, ormai completata e per la quale è in corso il collaudo, della cosiddetta “nuova cromatura”, il principale focolaio di contaminazione da cromo, all’interno del sito della Way Assauto.

Le nuove rilevazioni non hanno fatto registrare problemi legati al cromo, ma una situazione sostanzialmente stabile riguardo alla presenza di solventi clorurati, che hanno un periodo di degradazione molto lungo.

I movimenti sotterranei della falda sono probabilmente alla base delle novità riscontrate con la nuova campagna di monitoraggio, dalla quale è risultato il miglioramento che ha interessato i ventisei pozzi riaperti e il peggioramento nei due pozzi chiusi.

Dopo la bonifica della “nuova cromatura” è imminente la bonifica della “vecchia cromatura” intimata dalla Provincia alla Alcatel, che ha impugnato il provvedimento, senza tuttavia ottenere la sospensiva al TAR. Poiché l’area oggetto di intervento è sottostante il reparto verniciatura utilizzato dalla nuova proprietà cinese della Waya, per l’inizio dei lavori è necessario attendere il completamento del trasloco, ormai in corso, della produzione nel nuovo stabilimento di Valgera (presso la ex Olter).

Per i cittadini che hanno ancora i pozzi chiusi la giunta municipale ha deliberato nei giorni scorsi la fornitura gratuita di acqua alle famiglie dotate di apposite vasche di raccolta, nonché l’abbuono di 300 litri al giorno per chi deve utilizzare l’acqua potabile non essendo dotato di proprie cisterne.

Più informazioni su