Enti e associazioni non profit potranno presentare le domande fino al 30 giugno sul sito www.fondazionecrt.it.
Ogni singolo progetto può ricevere contributi fino a 25.000 euro.
Potranno essere finanziati progetti che propongono soluzioni nuove, efficaci e sostenibili per la residenzialità e l’autonomia abitativa, l’integrazione sociale e lavorativa, lo sviluppo dell’autonomia e delle abilità personali di donne, uomini, bambini e ragazzi in difficoltà, il sostegno e supporto a persone con disabilità e famiglie.
“In una realtà sociale caratterizzata da fragilità di ogni genere, la tutela della dignità delle persone con disabilità, e del loro diritto di condurre una vita il più possibile autonoma, è un obiettivo centrale e prioritario per la Fondazione CRT – afferma il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia –. Vivomeglio contribuisce da anni a contrastare le situazioni di maggiore debolezza, ad abbattere le diverse barriere, architettoniche e culturali, per una società realmente inclusiva in cui tutti possano essere protagonisti”.
“Con il progetto Vivomeglio, abbiamo voluto ascoltare le esigenze delle fasce più deboli e fragili della società – dichiara il Segretario Generale della Fondazione CRT Massimo Lapucci –, promuovendo un’azione concreta a sostegno di associazioni e progettualità che lavorano per l’autonomia e la ‘piena cittadinanza’ delle persone con disabilità”.
Superano così i 20 milioni di euro le risorse che la Fondazione CRT ha investito per “Vivomeglio” dal 2005 a oggi, per un totale di oltre 1.800 interventi finanziati. Nell’ultimo anno, in particolare, sono stati sostenuti circa 150 progetti in grado di aiutare oltre 77.000 persone con disabilità: dall’avvio di tirocini e borse lavoro, all’integrazione scolastica ed extrascolastica degli allievi disabili; dall’organizzazione di tornei, attività sportive, laboratori teatrali, di cucina, lettura e perfino yoga, ai programmi di pet therapy e musicoterapia; dalle visite ai musei e dalle serate al cinema, ai soggiorni in montagna e al mare; dalla creazione di spazi di ascolto e sostegno psicologico, all’accompagnamento domiciliare e alla preparazione alla vita indipendente.