“E’ stata un’esperienza molto importante, era la prima volta che insegnavo il Braille ad un’intera classe. Una gratificazione e una soddisfazione tangibile nel constatare che, nonostante la tecnologia e i mezzi virtuali siano un gran supporto per l’apprendimento dei giovani di oggi, il Braille, metodo semplice e manuale, sia stato in grado di trasmettere loro emozioni e sensazioni nuove- racconta Renata Sorba”.
Un ringraziamento agli insegnanti professor Francesco Pino e Graziella Deideri che hanno seguito e promosso il progetto.