Porte aperte al pubblico, inizia l’avventura di FuoriLuogo Asti (foto)

«Dodici mesi belli ma faticosissimi». Una semplice battuta che nasconde tutta l’energia spesa e l’emozione nel poter finalmente veder prendere vita il progetto per il quale si è lavorato tanto.

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A pronunciarla è Marco Ferrero, presidente dell’associazione FuoriLuogo che giovedì 2 marzo ha inaugurato ufficialmente, di fronte ad autorità, pubblico e addetti ai lavori, la residenza culturale FuoriLuogo Asti, primo esempio di struttura di questo tipo in città. Nell’introdurre la conferenza stampa di presentazione, Ferrero ha ricordato come l’idea della residenza fosse nata poco più di un anno fa da una chiacchierata informale con lo scrittore Giuseppe Culicchia concretizzatasi poi nel progetto tecnico che vede oggi la luce.

A fare gli onori di casa Federico Sacchi, responsabile della programmazione musicale di FuoriLuogo, che, dopo una breve introduzione, ha passato la parola ad Antonella Parigi, assessore alla Cultura della Regione Piemonte. «I miei complimenti ai ragazzi di FuoriLuogo: il posto è bellissimo. Avendo fatto della cultura la mia vita e la mia professione, non posso esimermi dal ricordare la grande responsabilità che noi operatori abbiamo nei confronti della trasformazione del tessuto sociale odierno. La società contemporanea vive immersa nella realtà digitale e i luoghi che sanno essere punto di incontro fra persone assumono sempre più rilevanza nella costruzione di una comunità. E mentre mi auguro – ha concluso l’assessore – che FuoriLuogo divenga un posto di libera espressione per gli artisti piemontesi, esprimo la mia soddisfazione nel vedere che in questo contenitore ci sarà spazio anche per il coworking, quanto mai fondamentale per lo sviluppo delle progettualità».

Presente all’inaugurazione anche il sindaco di Asti, Fabrizio Brignolo, il quale ha esordito con l’augurio che il modello FuoriLuogo possa aprire una nuova strada ed essere replicato nella nostra città per altre strutture pubbliche in disuso. «Questo – ha sottolineato il sindaco – è uno spazio storico per Asti, uno spazio che per molti anni ha avuto una oggettiva difficoltà di ridestinazione, ma oggi grazie in piccola parte al PISU (Piano integrato di sviluppo urbano – ndr) e soprattutto grazie all’immenso lavoro dei ragazzi di FuoriLuogo ha trovato finalmente la sua ragion d’essere divenendo l’esempio di come la cultura possa essere ossigeno per l’economia del territorio e motore di idee, conoscenza e relazioni».

A Brignolo fa eco Mario Sacco, presidente della Fondazione CrAsti: «I nostri più sentiti complimenti, ai quali si aggiungono ovviamente quelli dell’ex presidente Maggiora che aveva preso in carico il progetto prima del sottoscritto, vanno a questa bella squadra di ragazzi giovani che rappresentano un’importante prospettiva in chiave futura. Eravamo venuti in visita al cantiere qualche mese fa e in poco tempo è stato tutto ultimato con un lavoro formidabile dando nuova luce a uno degli angoli storici più affascinanti della nostra città». Sacco ha tenuto inoltre a sottolineare l’importanza di FuoriLuogo come esempio di sinergia tra pubblico e privato: «E’ da queste collaborazioni che possono nascere progetti ambiziosi per il futuro di Asti e l’impegno della Fondazione, in quest’ottica, ci sarà sempre».

Parole lusinghiere anche dal dirigente comunale Gianluigi Porro, presente all’inaugurazione in vece dell’assessore alla Cultura, Massimo Cotto: «Il Comune ha cercato di dare alle associazioni del territorio le opportunità per crescere e portare avanti le proprie idee, questa filosofia inizia a dare i suoi frutti e sono contento di aver scommesso su un’associazione che è stata bravissima e velocissima a realizzare i suoi obiettivi».

Da Maurizio Rasero, vicepresidente della CrAsti, è giunto il saluto di tutto il Cda e del presidente di CrAsti, Aldo Pia: «Oggi recuperiamo un importante edificio che potrà essere finalmente vissuto dalla cittadinanza. La CrAsti – ha proseguito – è la banca del territorio e quindi sensibile ai progetti locali, siamo contenti di aver puntato su FuoriLuogo e sulla lungimiranza del suo staff che anche nella scelta di costruire una struttura non impattante e ha dimostrato grande sensibilità». Gli aspetti tecnici della struttura sono stati ripresi anche dall’architetto Marco Pesce, a capo del team che ha lavorato negli scorsi mesi alla realizzazione di FuoriLuogo. «E’ stato un anno intenso e ora è grande la soddisfazione per aver creato una struttura modificabile nel tempo, capace di dialogare con quanto già esisteva senza aggiungere costi di trasformazione alla città. Un grazie – ha concluso – a tutte le maestranze che hanno lavorato al progetto».

Soddisfazione e un pizzico di commozione per Alberto Cuttica di Hangar. «La nostra realtà, voluta dalla Regione, nasce per far maturare e germogliare i progetti giovani e innovativi: FuoriLuogo è il nostro fiore all’occhiello, sia per come è stato realizzato sia per il fatto che nasceva da zero. Siamo orgogliosi di aver supportato questo progetto sin dalle fasi iniziali»

A chiusura della conferenza stampa e dopo aver illustrato il programma artistico del fine settimana, Federico Sacchi ha voluto ringraziare, a nome di FuoriLuogo, Zeta Solutions per il grande aiuto tecnico alla realizzazione dei layout grafici della struttura e presentare al pubblico tutto lo staff di FuoriLuogo del quale fanno parte, oltre agli stessi Sacchi e Ferrero, Luca Pozzi (responsabile comunicazione), Marco Boero (socio fondatore), Riccardo Crisci (responsabile programmazione) e Marco Amico (responsabile coordinamento gestionale).

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