La risposta della Consigliera di Parità della Provincia di Asti: “Iniziativa rivolta alla cittadinanza tutta”

Riceviamo e pubblichiamo la risposta della consigliera di parità della Provincia di Asti, Chiara Cerrato, alla lettera della signora Valentina Cerigo (clicca qui per leggerla)

“Ho letto con attenzione e preso in considerazione la sua lamentela. Cito correttamente dal link istituzionale della sottoscritta sul sito della Provincia (da non confondersi, come Lei ha fatto, con quello dell’Assessorato alle Pari Opportunità): “Le Consigliere di Parità sono pubblici ufficiali che svolgono un ruolo di promozione e controllo dell’attuazione dei principi di uguaglianza, di opportunità e non discriminazione per donne e uomini nel lavoro; si occupano dunque della tutela di lavoratrici e lavoratori nelle ipotesi di discriminazioni, che la legge n. 903/1997 e l’art. 4 del decreto legislativo 198/06 distinguono in discriminazioni dirette e indirette (“qualsiasi atto, fatto o comportamento che produca un effetto pregiudizievole”). L’ufficio collabora con aziende, istituzioni e sindacati per attuare politiche e progetti per le pari opportunità sul lavoro, conciliare gli impegni di lavoro e quelli familiari, istituire appositi organismi, e presentare progetti di flessibilità. La Consigliera di Parità promuove e vigila che i principi di uguaglianza e pari opportunità nel mondo del lavoro siano rispettati: parità di trattamento nell’accesso al lavoro, nella formazione, nella progressione di carriera, nella retribuzione e nello svolgimento del rapporto di lavoro.”

Questi i compiti delle Consigliere di Parità nominate dal Ministro del Lavoro.

Le attività che ho svolto dal 2011 ad oggi, volte al rispetto delle diversità, di genere e non solo, ed in particolare quelle contro la violenza di genere (veda, per completezza di informazione, quanto pubblicato sul sito relativamente all’evento del 25 novembre scorso o a quello svolto nel 2014 con l’attribuzione della medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica) sono invece frutto di un mandato specifico della Consigliera di Parità Nazionale.

Mandato che noi Consigliere riteniamo fondamentale quanto la diffusione delle buone pratiche, la sottoscrizione di Protocolli di intesa, l’istituzione di Reti permanenti di parità, la difesa dell’eguaglianza al diritto di accesso ai CdA delle Fondazioni, (come svolto ed ampiamente documentato dalle Testate giornalistiche locali), il tutto volto al rispetto dei diritti contemplati negli artt. 3,4,37 e 51 (per citarne alcuni) della nostra Costituzione.

Quest’ultima iniziativa, che Lei ritiene inopportuna e discriminante, ha come obiettivo la sensibilizzazione sul tema della violenza di genere ed è rivolta alla cittadinanza tutta. Ritengo pertanto che un momento di riflessione e preghiera sia maggiormente e più facilmente aperto alla partecipazione (e, come avrà sicuramente letto, ha ottenuto la collaborazione delle Associazioni ENS e UICI, portatrici di un messaggio contro ogni forma di discriminazione) rispetto ad un convegno di tecnici e specialisti.

Il nostro Vescovo, Monsignor Ravinale, è il primo promotore del dialogo interreligioso e interconfessionale; infatti i Rappresentanti delle confessioni religiose presenti sul nostro territorio sono stati invitati istituzionalmente per portare un loro contributo, nell’ottica della condivisione di valori, quali il rispetto della persona e della vita umana, che appartengono a ogni Cultura e Società.

L’invito è stato esteso anche a dirigenti, docenti, personale ed alunne/i delle scuole statali e non statali per proseguire il percorso svolto insieme in tutti questi anni di educazione al riconoscimento della diversità, al suo rispetto ed alla tolleranza, ritenendo che il ruolo di Consigliera sottenda anche a una responsabilità educativa, in collaborazione con scuola, famiglia e società tutta.

La scrivente è, e sarà, sempre disponibile a qualunque proposta costruttiva le venga presentata, “nell’ottica del miglioramento della qualità della vita e lo sviluppo di una società più equa ed etica”.

Tanto dovevo.”

Prof.ssa Chiara Cerrato
Consigliera di Parità
Provincia di Asti