“Jentu”, venerdì la grande danza contemporanea allo Spazio Kor di Asti

Continua la stagione “_delPresente” dello Spazio Kor di Asti (ex Chiesa di San Giuseppe). Un importante cartellone tra teatro di ricerca, danza contemporanea e contaminazione realizzato dalla Fondazione Piemonte dal Vivo e dall’Associazione CRAFT, in collaborazione con il Teatro degli Acerbi.

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Venerdì 31 marzo alle 21 protagonista sarà la danza contemporanea. La compagnia Zerogrammi presenterà lo spettacolo “Jentu” con i danzatori Stefano Mazzotta e Chiara Guglielmi.
Zerogrammi, fondata e diretta da Mazzotta (ideatore, coreografo e regista dello spettacolo) con Emanuele Sciannamea, entrambi diplomati presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, è nota per la sua idea di danza, fatta di piccoli gesti quotidiani, di dettagli assurdi, contraddittori e spesso quasi invisibili, che però rivelano gli aspetti e le emozioni più profonde dell’essere umano.

“Jentu” è la nuova creazione ispirata al Don Quijote di Miguel Cervantes e basata sull’aforisma di Samuel Beckett secondo cui l’obiettivo dell’uomo non è evitare il fallimento, ma accoglierlo per poi ‘fallire meglio’. Jentu attinge numerosi spunti letterari e cinematografici, tra cui la poesia Don Quijote del poeta turco Nazim Hikmet, cui il coreografo pugliese si è ispirato per la creazione del personaggio protagonista.

Il titolo scelto per l’opera non a caso in dialetto salentino significa vento, elemento naturale e simbolico di grande importanza, che da un lato riporta alle leggende popolari secondo cui alcuni venti fanno impazzire gli uomini, proprio come il protagonista del componimento, dall’altro è allegoria del trascorrere del tempo e della leggerezza tipica del linguaggio artistico di Zerogrammi, perfettamente rappresentata in questo lavoro dalle scelte coreografiche e scenografiche.

Nella lettura attenta dell’opera di Cervantes l’interesse per le gesta del protagonista e dei suoi compagni di viaggio (da Sancho Panza a Dulcinea) si è spostato sul senso che tali imprese possono ancora avere per noi oggi. Azioni senza lieto fine, inutili, consumate nella penombra di una stanza. Azioni capaci di prefigurare una nuova etica e un nuovo modello di eroe senza poteri speciali, senza gloria né squilli di tromba ad annunciarne la fragile umanità.
I colori più accesi si diluiscono acquarellando la scena attraverso coreografie, soli e duetti, azioni e silenzi pervasi di un umore delicato. Si disegna con tratto leggero e sfuggente la figura di un eroe emblema di un’etica del fallimento che rilancia la sfida a provare di nuovo, daccapo, con coraggio. Che ci parla della capacità di cadere, di esistere persistendo nell’inseguire un ideale, il proprio, dell’incapacità di volersi arrendere a ciò che è dato e deve essere accettato così com’è perché il senso di ogni azione non sia tanto il risultato quanto la tensione necessaria per tentare di raggiungerlo riscoprendo la meraviglia di farsi viaggio.
“Così i personaggi di “Jentu”. Esiliati da un tempo cui non corrispondono o da un luogo che gli è stato sottratto, sospesi, stranieri, abitano un paesaggio leopardiano che ha per soglia la resa, unico possibile luogo di appartenenza e senso”.(Chiara Michelini)

La drammaturgia e la collaborazione all’allestimento sono di Fabio Chiriatti, il disegno luci di Alberta Finocchiaro.
Biglietti: intero € 8, ridotto € 5 per under 25, over 60, tessera Open, abbonati Teatro Alfieri.
Per info e prenotazioni: cell. 3491781140 – info@spaziokor.it

Il programma sul nuovo sito www.spaziokor.it e sulla pagina fb@SpazioKor.

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